Visualizzazioni post:920
Nuovo album per gli americani Lost Legacy, band proveniente da New York – e più precisamente dal Bronx – dove si formano nel 1998. Dunque sono in giro da più di vent’anni, ma questo “In The Name Of Freedom” rappresenta solo il secondo full length della loro carriera, successore dell’autoprodotto “The Aftermath” uscito nel 2009: una discografia piuttosto esigua per una band che, dal vivo, può sfoggiare un curriculum di tutto rispetto avendo diviso il palco, tra gli altri, con nomi del calibro di Jon Oliva’s Pain, Whiplash, Fates Warning e Metal Church, il che significa che i Lost Legacy non sono proprio degli sprovveduti!
Va dato merito al quintetto di non aver mai mollato ed infine arriva anche il contratto con un’etichetta: Pure Steel Records si accorge di loro e, ad agosto 2019, annuncia l’ingresso della band nel proprio roster. L’accordo estivo si materializza a marzo con la release ufficiale di “In The Name Of Freedom”, quarantacinque minuti di un buon US power metal che ha le sue maggiori fonti d’ispirazione in Metal Church e Vicious Rumors e, in misura minore, negli Iced Earth: non considerando “Rise To Glory”, intro strumentale vagamente eroica di pianoforte e tastiere, i Lost Legacy presentano sette validi brani dove potenza e melodia sono ben equilibrate oltre ad essere arricchiti, qua e là, da un tocco epico che contribuisce a variegarne le atmosfere generali.
Suonato da musicisti di notevoli capacità, “In The Name Of Freedom” si avvale di un’ottima coppia di chitarre, decisamente efficaci nei taglienti assoli quanto nei solidi riffs dal flavour thrashy, di ritmiche poderose e precise (con il basso di Jochen Wittlinger che si sente abbastanza) ed un cantante, Dave Franco, dall’ugola possente ma dal timbro particolare a cui occorre abituare l’orecchio. Come accennavo più in alto, i pezzi sono piuttosto buoni, piacevoli e di ascolto fluido, anche quelli più strutturati e dal minutaggio importante come “My Faith”, la titletrack “In The Name Of Freedom” e “Will You Remember”: da citare anche l’energia battagliera di “Front Line” – di cui potete vedere il video qui sotto – e la conclusiva, ruvida e trascinante “Rules Of Engagement”: una buona tracklist per un buon disco quindi, privo di brani deboli ma, come ultimamente mi capita spesso di scrivere, privo anche del brano memorabile che ti si piazza irrimediabilmente in testa.. e nel cuore. Al netto di tutto ciò, le mie impressioni finali non sono poi così dissimili da quelle scritte per il recente album dei Black Hawk: “In The Name Of Freedom” è un disco dai contenuti solidi e sostanziosi, non indispensabile ma più che positivo per chi si nutre di queste robuste sonorità!
Tracce:
1. Rise To Glory
2. My Faith
3. Front Line
4. In The Name Of Freedom
5. Take Me Away
6. Enough Is Enough
7. Will You Remember
8. Rules Of Engagement
Formazione:
Dave Franco – voce
Jorge Pulido – chitarra
Scott Bennett – chitarra
Jochen Wittlinger – basso
AJ Spinelli – batteria
Ospiti:
Tom Tulotta – tastiere e chitarra su “My Faith”
Rick Chiarello – pianoforte su “Rise To Glory”
https://www.facebook.com/LostLegacyNY
https://www.puresteel-records.com