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Quando si tratta di creare canzoni memorabili occorre menzionare il vocalist Harry Hess e il chitarrista Pete Lesperance perché nel corso degli anni hanno sviluppato un loro stile unico e inimitabile. Dal 1990, questi leggendari artisti pubblicano dischi pieni di melodie, grandi riff e canzoni eccezionali ma c’è stato un periodo, dal 2008 al 2013, in cui la band si è sciolta per poi ripartire più in forma di prima, pubblicando altri quattro bei dischi. Dopo una pausa di cinque anni, nel 2013, gli Harem Scarem si sono riuniti per ri-registrare da zero la loro pietra miliare “Mood Swings”. Da allora, il combo ha costantemente pubblicato album di alta qualità, come “Thirteen” e “United” che sono esempi brillanti in cui la formazione mette in mostra il suo straordinario suono e, allo stesso tempo, offre una progressione stilistica che rende gli Harem Scarem un gruppo a cui puntare per l’evoluzione del genere. Il nuovo album, “Change The World”, è il quindicesimo album in studio dopo trent’anni di onorata carriera e prosegue con un suono ormai funzionale per gli artisti, che non si discosta troppo dal suo predecessore: “United”, stampato sempre dalla Frontiers Music nel 2017. Gli Harem Scarem hanno il merito di aver guidato il ringiovanimento del movimento Melodic Rock a metà degli anni novanta proprio con il secondo ed emblematico lavoro in studio “Mood Swings” del 1993, che ha dato a migliaia di fan un salvagente su cui aggrapparsi quando la nave dell’hair metal è stata affondata dai siluri provenienti da Seattle. Oggi, con l’aggiunta di Mike Vassos al basso, il sound dei canadesi è più pesante e più energico di prima. Basta sentire la sezione ritmica trainare incessantemente la rauca voce di Hess e i riff di Lesperance, che trasforma gli assoli di chitarra in fendenti mortali. Un esempio di quest’alchimia lo troviamo in “Aftershock”, canzone hard rock che inizia a un ritmo veloce e sembra provenire direttamente dai Foreigner o nella terza song “Searching For Meaning”, dai testi oscuri e abilmente superati da un refrain contagioso e, coinvolgente. Delude un po’ la titletrack perché manca di un pizzico in più di orecchiabilità e adrenalina per essere una grande song di apertura. Bello ed eccitante, con le sue note inquietanti e le chitarre clamorosamente tristi, è il brano rock “Death Of Me”, dove l’ugola graffiante del singer è ancora una volta la ciliegina sulla torta. “Mother Of Invention”, è un pezzo incentrato sul tempo della ballata con un leggero respiro alla Beatles, che non guasta ma che non fa impazzire. “In The Unknown” è il tipico rock marchiato Harem Scarem, dove si ha la sensazione di aver ascoltato la canzone in passato perché il songwriting è riconoscibile ma anche prevedibile con poco coraggio di sperimentare qualcosa di diverso. Forse “Riot In My Head” ha qualcosa di nuovo perché è una delle canzoni del platter più veloci e moderne, che rompe lo schema compositivo della scaletta precedente e dove si sente un altro momento saliente del grande lavoro di chitarra eseguito da Pete. Colpisce poi la romantica traccia d’amore, “No Me Without You”, con un atmosfera rilassante e appagante. Stupenda la voce di Harry quando si abbassa leggermente in “Fire & Gasoline”, creando uno dei cori più memorabili dell’intero disco. Ottima la conclusiva “Swallowed By The Machine”, che è una canzone dura e dal grande impatto melodico, dove il singer racconta con la sua graffiante ugola delle difficili scelte che la vita ci pone. Se dovessi fare una classifica dei migliori gruppi di hard rock melodico al mondo, nell’elenco inserirei tra i primi nomi i quattro fantastici artisti canadesi. In definitiva “Change The World” è un altro passettino in avanti e un continuo logico del precedente lavoro discografico, dove le armonie vocali e chitarristiche, sono gli elementi distintivi del disco e un idillio per i timpani dei veri intenditori del genere. Consigliato!
Tracce:
1. Change The World
2. Aftershock
3. Searching For Meaning
4. The Death On Me
5. Mother Of Invention
6. No man’s Land
7. In The Unknown
8. Riot In My Head
9. No Me Without You
10. Fire Gasoline
11. Swallowed by The Machine
Formazione:
Harry Hess – voce e tastiera
Creighton Doane – batteria
Pete Lesperance – chitarra
Darren Smith – cori
Mike Vassos – basso
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