Cirith Ungol – Forever Black (2020)

Forever Black
Titolo: Forever Black
Autore: Cirith Ungol
Genere: Epic Metal
Anno: 2020
Voto del redattore HMW: 8,5
Voto dei lettori: 8.8/10
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Una sera di settembre 2018, apro la mail per controllare i nuovi messaggi e.. quasi mi viene un colpo! Una newsletter della Metal Blade Records mi informa che i Cirith Ungol hanno messo online il nuovo brano “Witch’s Game” (pubblicato poi in vinile ad ottobre): ho vissuto istanti di pura esaltazione e, proseguendo nella lettura della mail, a momenti il colpo mi viene davvero leggendo il commento della band in cui comunica di essere al lavoro sul suo quinto album! Una notizia incredibile, perchè i Cirith Ungol sono una delle mie band preferite e perchè non avrei scommesso un centesimo sull’uscita di un loro nuovo disco di inediti: il mio entusiasmo schizza alle stelle quando, a fine febbraio, viene annunciato il 24 aprile quale data d’uscita di “Forever Black”, il quinto album della band californiana, successore di quel “Paradise Lost” uscito ben ventinove anni fa! Infine, arriva anche il promo con cui redarre queste righe e, prima di tuffarmi negli ascolti, molte domande hanno cominciato a prendere forma nella mia mente, ma una sola è stata quella più ricorrente: sarà un disco all’altezza del blasone della band? I due brani fatti circolare come antipasto (“Legions Arise” e “Before Tomorrow”) mi avevano lasciato buone sensazioni e devo dire che la risposta, al netto degli ascolti, è assolutamente affermativa! “Forever Black” è il disco che tutti i fans dei Cirith Ungol, io compreso, speravano e sognavano di poter ascoltare: un disco dove la particolare magia sonora tipica della band di Ventura è rimasta immutata, esattamente la stessa che generano i loro grandi dischi del passato, come se tre decenni di silenzio discografico non ci fossero mai stati! Sono entusiasta di questo nuovo lavoro, in cui ritrovo tutti gli elementi che hanno reso unici i Cirith Ungol – a partire dalla voce lacerante di Tim Baker, anche per lui il tempo sembra essersi fermato! – ed il loro heavy metal, oscuro e sabbathiano, carico di atmosfere epiche e minacciose, promosso attraverso un guitarworking ruvido e poderoso e ritmiche martellanti: descriverei “Forever Black” come un perfetto connubio tra le dinamiche metalliche di “Paradise Lost” e certe atmosfere tenebrose di “One Foot In Hell”, inoltre l’album gode di melodie un poco più marcate, il che lo rende un poco più scorrevole rispetto alle produzioni passate ed un pizzico meno difficile da assimilare – pur rimanendo molto particolare – per chi ha poca familiarità con i Cirith Ungol e la loro musica. Detto ciò, quello che ho per le mani è un grandissimo disco, un forziere sonoro traboccante di gemme di alta qualità come la cavalcata “Legions Arise” che, diretta e malvagia, apre l’album come meglio non si potrebbe (“The Call” è un’introduzione strumentale dai toni tenebrosi). “The Frost Monstreme” è più cadenzata, pesante come un macigno e contiene anche sferzate metalliche che alleggeriscono un po’ quella sensazione di opprimente oscurità che genera il brano, mentre “The Fire Divine” è un pezzo energico reso ancor più graffiante dalle vocals di Tim Baker e con qualche chorus a rinforzo. “Stormbringer” è un pezzo imponente che parte su un arpeggio dai toni malinconici e si sviluppa in un’irresistibile crescendo epico e maestoso, forse il miglior brano di questo disco! Con “Fractus Promissum” si viene travolti da un heavy metal poderoso, incalzante e dal sapore seventies, a cui fa seguito “Nightmare”, canzone che tiene pienamente fede al suo titolo in virtù delle sinistre e drammatiche suggestioni di cui è satura. La successiva “Before Tomorrow” si manifesta potente e massiccia, sempre piuttosto cadenzata e contenente un emozionante assolo di chitarra; a fondo tracklist ecco “Forever Black”, ruvida, inquietante e dal forte potere evocativo, la cui andatura insistente viene spezzata, verso fine brano, da un’accelerazione che mi lascia una sensazione di forza, devastazione e caos, come se la pressione esercitata dalla musica riuscisse alfine ad infrangere gli argini che la contengono. Non so quante volte l’ho già scritto, quindi abbiate pazienza: “Forever Black” è un album strepitoso, un tripudio di acciaio epico ed oscuro come solo i Cirith Ungol potevano realizzare, un disco da avere a tutti i costi, figlio di una band in forma eccezionale: se con “III” dei Dexter Ward avevo trovato un candidato al podio di fine anno, con “Forever Black” ho già il mio disco dell’anno! I Cirith Ungol sono tornati: servitori del caos, inginocchiatevi dinnanzi ai vostri Signori!

Tracce:
1. The Call
2. Legions Arise
3. The Frost Monstreme
4. The Fire Divine
5. Stormbringer
6. Fractus Promissum
7. Nightmare
8. Before Tomorrow
9. Forever Black

Formazione:
Tim Baker – voce
Greg Lindstrom – chitarra
Jim Barraza – chitarra
Jarvis Leatherby – basso
Robert Garven – batteria

Pagina Facebook: www.facebook.com/cirithungolofficial
Etichetta Metal Blade Records – www.metalblade.com

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