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Carissimi amici Vi annuncio, con immensa gioia, che, dopo cinque lunghissimi ed interminabili anni di attesa, gli Armored Saint sono tornati per travolgerci, ancora una volta, con la loro potenza ed energia. Siamo dinanzi ad una delle icone dell’heavy metal classico e puro. Ed infatti questo nuovo lavoro è un’autentica miscela esplosiva di Heavy che strizza l’occhio a riff hard rock e a momenti che sfiorano il Folk (come le cornamuse nell’intro dell’opener ed i fantastici flauti che sono un autentico tributo ai “nativi americani” nella traccia finale “ Never You Fret”) ed addirittura l’AOR.
Ci troviamo di fronte ad un ottimo lavoro, tagliente e potente al punto giusto, con riff potentissimi ed assassini che entrano subito in circolo quasi fossero una droga che provoca assuefazione immediata; cavalcate ultra ritmiche sapientemente alternate a parti melodiche molto energiche, ma anche accattivanti e mai stucchevoli né tantomeno scontate senza dimenticare l’ottima, maestosa ed al tempo stesso molto ruvida prova vocale di John Bush, autentica punta di diamante della band che collabora alla quadratura del cerchio.
Come detto precedentemente, l’album si apre con “Standing On The Shoulders Of Giants”, una splendida traccia introdotta da splendide cornamuse che riportano alla mente atmosfere tipiche olk e fungono da tappeto sonoro per lo splendido arpeggio che sostiene l’irrompere maestoso di riff diretti e dal sapore hard rock egregiamente affiancati dall’intrigante chorus, plausibilmente da urlare a squarciagola in sede live.
Con le grandissime “End Of The Attention Span”, “Bubble” e “Do Wrong To None” la formazione Losangelina comincia a pestare veramente duro a suon di schitarrate rocciose, ruvide, assassine e violente in pieno stile heavy, senza però dimenticare i momenti più melodici. Una citazione a parte meritano sicuramente “Lone Wolf”, una meravigliosa traccia dai ritmi minacciosi miscelati ad altri più melodici ed arpeggiati, la maestosa, impetuosa e trionfale “Missile To Gun” e la sincopata power ballad “Fly In The Ointment”. Ma le vere perle di questo lavoro, sono state riservate per la chiusura con la splendida, compassata, melodica ed inquietante “Unfair” e la maestosa “Never You Fret”, titanicamente introdotta dal suono dei flauti che fanno da tappeto sonoro per l’irrompere di potentissimi e taglienti riff in chiaro e puro stile heavy classico, dinamico e corale e che appongono il sigillo finale ad un album davvero ottimo.
Per concludere non resta che fare i complimenti alla band per averci regalato un’altra perla di inestimabile valore che soddisferà anche i palati più esigenti e che si candida, a pieno titolo, ad essere una delle migliori produzioni del 2020 ed attendere, con ansia, la “grazia” di poterli rivedere dal vivo nel nostro paese.
Tracce:
01 – Standing On The Shoulders Of Giants
02 – End Of The Attention Span
03 – Bubble
04 – My Jurisdiction
05 – Do Wrong To None
06 – Lone Wolf
07 – Missile To Gun
08 – Fly In The Ointment
09 – Bark No Bite
10 – Unfair
11 – Never You Fret
Formazione:
Joey Vera – Bass
Gonzo Sandoval – Drums
Phil Sandoval – Guitars
John Bush – Vocals
Jeff Duncan – Guitars
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