AUTOPSY – Live In Chicago

Autopsy
Titolo: Live In Chicago
Autore: Autopsy
Genere: death metal
Anno: 2020
Voto del redattore HMW: 8 -
Voto dei lettori: 8.5/10
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Sistematevi al banco, aggiustate la sedia; prendete carta e matita. Sguardo fisso e orecchie tese. Silenzio di tomba. Parlano i maestri. Se qualche sedicente appassionato di luistessononhacapitobenecosa vi chiedesse cosa ci sia mai di così speciale in questo gruppo, e l’istanza vi lasciasse ammutoliti, be’… se certe cose vanno spiegate, allora è inutile spiegarle. Nel ricordargli che il silenzio è d’oro, rispeditelo dunque dai suoi gruppetti di subdotate e derivative mezze calzette iperprodotte: sarà il fato a decidere per lui.

Gli Autopsy sono la fogna nauseante che si snoda al disotto. Lo stesso disotto dove crescono le radici che sono i gruppi-fondamento di ciò che oggi non esisterebbe senza il loro impagabile operato. I bestiali brani a velocità variabile, fulminati da a-solo impazziti, privi di ritornello, privi di garbo, molestati da peciosi ruggiti e sgraziati rovesci percussivi. Inimitabile stile immutato da sempre. Una rozzezza calcificata sulle ossa dei tre storici membri in qualunque loro emanazione musicale.

L’esibizione impressa su nastro è quella del 7 marzo 2020 – precedentemente al fermo delle attività negli U.S.A. – al Reggies Chicago, uno di quei bar allargati, pieni di targhe alle pareti in legno e con una fila di motociclette sempre parcheggiate in strada. Tra Severed Survival saccheggiato di ben nove titoli (queste manie autocelebrative sono simpatiche però iniziano ad irritare seriamente) e Mental Funeral secondo classificato con quattro, sono presenti piccoli classici quali “Twisted Mass Of Burnt Decay”, “Ridden With Disease”, “Torn From The Wound”, “Critical Madness” e “Charred Remains”. La scaletta concede minutaggio anche a “Maggots In The Mirror”, pubblicato qui e ora in anteprima discografica, e alla punk/thrash “Fuck You!!!”, rilettura della quasi omonima canzone dei Bloodbath di Oakland (alcune cronache li citano tuttavia come Blood Bath – ma la grafia corretta è quella fuori parentesi).

Nessuna pretesa, nessuna sorpresa. Qui dentro ci sono solamente gli Autopsy, che suonano come gli Autopsy, davanti al pubblico degli Autopsy.

Tracce
01.  Severed Survival
02.  Twisted Mass Of Burnt Decay
03.  Disembowel
04.  Ridden With Disease
05.  In The Grip Of Winter
06.  Arch Cadaver
07.  Fleshcrawl
08.  Torn From The Womb
09.  Embalmed
10.  Gasping For Air
11.  Voices
12.  Maggots In The Mirror
13.  Burial
14.  Critical Madness
15.  Service For A Vacant Coffin
16.  Pagan Saviour
17.  Charred Remains
19.  Fuck You!!!

Formazione
Danny Coralles: chitarra
Eric Cutler: chitarra
Chris Reifert: batteria, voce
Joe Trevisano: basso

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