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I Frozen Crown giungono con Winterbane al terzo disco della loro giovane, ma già affermata carriera, ricordando a tutti, ammesso che qualcuno ne avesse perso memoria, che anche in Italia sappiamo pestare duro e veloce. D’altronde, da sempre il nostro Paese è terreno fertile per il Power Metal, partendo negli anni 90 con i leggendari Rhapsody, Labyrinth, Domine per passare poi a nomi più recenti quali Secret Sphere, Trick or Treat, Flames Of Heaven e molti altri.
Grandi cambiamenti sono avvenuti negli ultimi mesi in seno al gruppo, poiché tre dei membri originali hanno deciso di concludere la loro avventura in formazione costringendo Federico Mondelli, inarrestabile e vulcanico compositore, autore per giunta della copertina, e Giada Etro, quest’ultima autrice di una prova vocale eccellente, a formare un nuovo nucleo di musicisti reclutando tra le loro fila la chitarrista Fabiola Bellomo ed una nuova coppia, Francesco Zof e Niso Tomasini, alla sezione ritmica, precisa e devastante. Il risultato è un lotto di canzoni notevoli, destinate a restare a lungo tra le migliori composizioni del quintetto meneghino.
Rispetto ai primi due episodi della loro discografia, si nota immediatamente un nuovo approccio, influenzato in parte dall’heavy metal di stampo classico, ed il ridimensionamento delle tastiere, presenti soltanto nei riff portanti di “The Water Dancer” e “Angels in Disguise” e nell’intermezzo strumentale “Tales of the Forest”, fattori che rendono il sound del disco meno “ruffiano”, ma sempre efficace, se non addirittura più incisivo. Il trio iniziale “Embrace the Night” – “Toward the Sun” – “Far Beyond” (singolo in uscita e pezzo migliore dell’album a giudizio del sottoscritto) è da brividi e lascia intendere quale siano le intenzioni dei Nostri, in grado di inoltrarsi in sentieri anche lontani dal classico Power, esplorando suggestioni Melodic Death in “Crown Eternal” o nella lunga e conclusiva “Blood on the Snow”. C’è anche il tempo di esibirsi in una buona Cover di Night Crawler dei Judas Priest.
Ciò che rimane impresso dopo svariati ascolti, è la capacità di comporre belle canzoni con personalità ed eterogeneità, caratteristiche di primaria importanza nell’industria musicale odierna, necessarie per fronteggiare la mole di proposte del panorama metallico mondiale e poterne emergere in maniera riconoscibile.
Che possano Essi sedere alla tavola rotonda del Metal Tricolore!
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