VREID – Wild North West

Vreid
Titolo: Wild North West
Autore: Vreid
Genere: Melodic Folk / Black Metal
Anno: 2021
Voto del redattore HMW: 6,5
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La storia dei Vreid nasce nel 2004, all’alba di un evento funesto.

La morte di Terje Bakken, fondatore e cuore pulsante dei Windir, segna da un lato la fine (mai troppo rimpianta) di una band che ha consegnato al mondo metallico dei capolavori di Viking/Folk/Black Metal norvegese e dall’altro la scelta di continuare la “legacy” (inteso sia come legame che come eredità), ma con un altro nome.

In questo contesto i Nostri hanno sfornato ben 8 album in 16 anni di carriera, muovendo le proprie idee dal black folk di cui sopra ed evolvendolo a poco a poco, cercando di essere sempre generosi nel lasciare spazio a sperimentazioni o azzardi compositivi.

Quest’ultimo album non è da meno e, a mio avviso, già dalla copertina si nota come si tenti di uscire dai classici cliché del genere. E anche musicalmente non sono da meno.

Da sempre i Nostri hanno avuto delle dosi di ’70 & ‘80’s rock iniettato nel loro mondo, come si sente in maniera inequivocabile in “The Morning Red”, dove i passaggi in chitarra crunch portano l’immaginario e le melodie verso un terreno folk quasi da film western.

Non mancano sfuriate “puramente“ black, come “Spikes of God” o “Into the Mountain” (con un coro inconfondibile, ma anche contenente un momento sperimentale nella seconda metà della canzone) o ancora la title track.

Sono i passaggi a vuoto che mi lasciano personalmente un po’ interdetto.

Se “Dazed and Reduced” è un pezzo quasi melodic rock, con un ponte goth, è con “Shadows of Aurora” che la band si sposta su sonorità molto più lontane, cadendo in riff quasi ingenui e semplici, risultando poco convincenti.

Come dichiarato dal bassista Jarle Hvall Kvale, l’album è un concept sulla vita e la morte, disegnato intorno ad un personaggio che ricalca in molti aspetti esperienza personali, assottigliando il confine tra realtà e finzione.

A parere di chi scrive, un esperimento riuscito soltanto in parte nell’essere convincente a pieno, pur convinto che non deluderà i fan dei Vreid, stavolta le uscite “off road” sono probabilmente rivedibili.

In questo caso, però, la recensione non può ritenersi conclusa.

I Vreid, oltre alla parte musicale, hanno deciso di affondare il colpo sul lato visuale. Infatti, per ogni traccia dell’album, è stato realizzato un videoclip che, uniti, vanno a formare un film in cui le canzoni di Wild North West fanno da colonna sonora.

Disponibili al momento della stesura solo 2 video, per cui il giudizio su questo esperimento rimane in sospeso. Anche se ritengo che, riuscito o meno, sia un progetto molto ambizioso e che, se ben realizzato, abbia potenzialità enormi.

Tracce :
Wild North West 05:23
Wolves at Sea 05:14
The Morning Red 05:42
Shadows of Aurora 05:20
Spikes of God 04:10
Dazed and Reduced 04:55
Into the Mountains 05:20
Shadowland 09:53
Formazione :
Hváll – Basso
Steingrim – Drums
Sture Dingsøyr – Vocals, Guitars
Strom – Guitars

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https://www.vreid.no/
https://www.season-of-mist.com/

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