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Terzo album per i Nergard, creatura symphonic metal del musicista Andreas Nergård evoluta da progetto musicale con ospiti internazionali a band più o meno stabile. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un symphonic metal molto debitore verso Nightwish, Edenbridge e compagnia: dal punto di vista tecnico, Andreas crea delle melodie molto interessanti, che però spesso diventano troppo debitrici alle realtà precedentemente citate.
Carica e attitudine sono le parole d’ordine del cd, che spara tutte le sue cartucce durante i 10 pezzi presenti: peccato che la qualità del tutto viene inficiata dalla scarsa fantasia di Andreas, e non permette al disco di decollare, incatenato agli stilemi di gruppi che hanno fatto la storia del genere.
Un vero peccato perchè, a mio avviso, le potenzialità per ben figurare ci sono, ma bisogna lavorare sodo e trovare un percorso il più possibile personale, senza risultare la copia sbiadita di qualche grande del metal: meglio essere piccoli e particolari, che tentare di risultare grandi assomigliando in modo troppo pericolo ad altri.
Il mio consiglio a voi lettori è di dare un pre ascolto al cd prima di acquistarlo, visto che al primo colpo “Eternal White” può risultare un razzo sparato nel cosmo, ma dotato di scarsa autonomia…