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Ritornano con irruenza sulle scena gli Iron Jaws presentando dodici brani inediti che ben rappresentano il concetto di Speed Metal e, più in generale, di musica fatta per passione, senza aspirazioni di gloria (anche se negli anni hanno saputo farsi valere e riconoscere da orde di metallari) o ricchezza, ma con tanto da dire e soprattutto da urlare nel microfono.
Autori di due album ad inizio decennio scorso, Louder Is Not Enough e Guilty Of Ignorance, con Declaration Of War gli astigiani chiudono un’ideale fase di carriera mettendo a referto una trilogia di uscite sull’onda lunga del sound anni ottanta proveniente dall’America più veloce e ribelle. Si respirano tutti gli elementi che hanno reso quel decennio unico ed irripetibile, come le ritmiche martellanti e le chitarre ultra distorte, con alcuni riferimenti evidenti come “Ton Of Bricks”, costruita sulla stessa linea di Trapped Under Ice dei Metallica, ma anche una discreta personalità e tanta scanzonatezza in “Speed Metal Commando” e “B.M.W (Black Metal Wheel)”.
L’inizio è affidato alla scoppiettante “Satan’s Bride”, perfetta per indicare quale materia gli Squali Di Ferro stiano trattando, e con “The Brawl”, “The Hell of Boiling Metal” e compagnia varia riescono a trasmettere un senso di divertimento che sicuramente potrà solo aumentare in sede live, pogando a ritmo dell’anthemica “Horns Up For Metal”, giusta conclusione dell’album.
Declaration Of War è perciò un titolo che non troverà ostacoli ad entrare nei lettori CD dei fan della band e che promette di riscuotere successo nelle esecuzioni dal vivo, auspicabilmente già nell’estate che si sta avvicinando.