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I Save The World sono una band americana underground pescata, tra la marea di gruppi AOR, dalla Frontiers Records e fondata dal cantautore, cantante e polistrumentista Dan Tracey (Alan Parsons Project) che ha partecipato anche alla composizione delle colonne sonore di svariati film e serie televisive. Insieme a Dan troviamo il polistrumentista, songwriter, produttore e ingegnere del suono Robert Wright al basso, alla voce e alle tastiere, e Jon Wysocki (Staind) alla batteria.
L’album di debutto, “One”, registrato nel 2017 con un sound di rock alternativo è ora ristampato dalla label italiana insieme al nuovo album, “Two”, uscito in contemporanea sempre per la casa discografica partenopea e che recensirò a breve sempre su queste pagine. Entrando nel merito, i singoli “Bleed” e “Circus Maximus”, sono i pezzi più importanti del disco e in quest’ultima song troviamo pure la partecipazione del leggendario Alan Parsons; la prima è una vera e propria cavalcata hard rock melodica dal ritmo trascinante che farà subito breccia agli amanti del genere: infarcita di sintetizzatori, ha comunque un bel groove, delle chitarre affilate e un ritornello che si stampa subito in testa.
Anche la seconda è un hard rock affascinante e adrenalinico dove si sente la voce narrante di Mr. Alan Parsons, rifinita da chitarre cadenzate e possenti accompagnate da un coro molto orecchiabile. Il grande rock di “Comic Con” mette in luce il lato AOR della band statunitense con un bellissimo e allegro ritornello mentre la successiva “In Piece” è la classica ballata acustica da pelle d’oca interpretata divinamente da Tracey, per un lento super trascinante ed emozionante.
La stessa cosa si può dire per “Let Love Win” un’altra power ballat dal forte impatto passionale e dove l’assolo di chitarra risulta essere la ciliegina sulla torta; colpisce molto la somiglianza sonora con lo stile di Alan Parsons ma il sound dei Save The World è più rock, addolcito da armonie tipicamente AOR come per esempio in “This Little Pill”, terza ballata romantica dell’opera. Segnalo la robusta “Black Pearl”, vicina al suono ottantiano degli americani Dokken e dagli arrangiamenti più hard rock rispetto agli altri pezzi in scaletta; la prog “Cecilia Weiss” è anch’essa molto influenzata dal mitico Parsons, ma include invece un bel assolo di sassofono di Todd Cooper.
Il tocco di Alan è presente anche nell’altrettanto rock progressive di “Princess & Thieves”. Chiude il cerchio la conclusiva “The Light”, lento romantico e sinfonico guidato dal pianoforte, dalla tastiera e da una leggera chitarra acustica. Dan Tracey e Robert Wright in questo nuovo progetto sono riusciti a esprimere benissimo i propri gusti musicali creando delle canzoni semplici e melodiche da ascoltare durante un lungo viaggio in auto dimenticando i momenti difficili di questo ultimo periodo.
Grande scoperta musicale e ottimo colpo in casa Frontiers per una band di rock melodico con venature prog, che mette in evidenza la melodia e l’armonia senza virtuosismi o tecniche strumentali particolari. Buona la prima!