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Se dovessi tentar di indovinare, direi che il bassista è il punk del gruppo, il batterista ha le orecchie piene di roba alternativa, dal rock al noise, e il cantante e il chitarrista quelli con collezioni di metalcore – quello vero, non il pop con le chitarre elettriche che ci assilla dai tardissimi Novanta – e dei due generi che esso fuse per definizione.
Quanto ad essere indipendenti, lo sono di sicuro; tutti e quattro. Talmente indipendenti e vecchio stile (ammesso che il nuovo ne abbia, di stile, ma ne parliamo un’altra volta) che il dischetto se lo sono fatto, se lo sono marchiato e se lo sono spedito con le loro manine callose. « Perché callose? »? Be’, un’occhiata alle foto ed è presto chiaro che sono teste pelate ed incanutite a fare gli onori di casa.
Le informazioni estratte faticosamente dalla rete riportano che negli Another Cross milita un nugolo di vecchie facce dai trascorsi hardcore presso svariate mini-realtà locali, disseminate geograficamente di qua e di là dai confini tra Basilicata e Puglie e cronologicamente lungo oltre due decenni. Molto bene. Mi piace la vecchia scena hardcore; incluse quella evoluto-sperimentale e quella contaminata di cui fu pieno l’ultimo decennio del secolo XX.
Disco difficile; per lo meno, lo è stato per la sottoscritta. Sì, ho digerito a fatica una voce con uno di quei timbri sforzati alla peggior G. L. Perotti e che rimbrottano linee spesso banalotte. Una volta riuscita a porla mentalmente in secondo piano – e, in fondo, ad affezionarmici un po’, son sincera – non han tardato le soddisfazioni e da lì è stato tutto un gioco di ricordi ed associazioni. Di quelli che sarebbe forse noioso veder snocciolati in ordine casuale. Passaggi preferiti: il punk di “We Crawl”, i giri di thrash evoluto su “Dog Day”, la schizofrenia di “Go Fast”, la a-tratti-quasi-hard-rock “My Dues” e il calderone stilistico di “Deep Inside”.
[Perdonate la somma idiozia del nome del genere che ho indicato lassù. Scelta fatta per non usare dieci parole].
Cara ZZ.
Certo che ti perdoniamo. Noi siamo discepoli dei Bad Brains: predichiamo Pace & Amore …
Doc