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La pellicola scelta per Exhumed Information – secondo un uso di cui è al corrente chi segue il gruppo oppure trattiene le informazioni gentilmente elargite da HMW – è Voci Dal Profondo (del 1991): capitolo di minor conto nella filmografia del maestro laziale, ma che ci permettiamo di consigliare come alternativa alla prossima serata a base di improbabili ed oltreoceanici telefilmetti giallo-polizieschi di ottava categoria che non hanno più idea di quale rimasticata ed iperdigerita sceneggiatura andare a succhiare per la seimillesima volta.
Sempre più avanti nell’inglobamento della musica da cinema nel proprio tessuto primario, seguendo le ideali orme concettuali di Necrophagia oppure –perché no?– di Arcana 13, i Fulci sono a una svolta che potrebbe portarli, avanti di questo passo, a dover attribuire il prossimo album a Fulci And TV-Crimes o qualcosa di simile. Quest’ultimo riuscirebbe difatti vincitore in un ipotetico confronto a suon di minutaggio contro la controparte chitarristica dell’albo in esame. Pur se l’introduttiva “Autopsy” altro non è che il campionamento, nella versione in lingua inglese, di una delle sequenze iniziali del film, sarà indubbiamente l’operato di TV-Crimes a dominare la seconda facciata di Exhumed Information.
La parte suonata come gruppo consta per lo più di death metal di stampo prevalentemente americano tra tardi Ottanta e primi Novanta: senza infamia e senza lode, in generale, ad eccezione di “Funeral”, alla quale va concessa della lode nel suo includere più di uno scampolo di noise industriale inglese – più o meno secondo quanto assimilato ad un certo punto dai Fear Factory. Il resto, come anticipato, è appannaggio quasi esclusivo di TV-Crimes ed intende fungere da ipotetica colonna sonora di sottofondo. “Child” è ideale bisnipote della vecchia elettronica prog-ambientale tedesca e nel finire presenta una comparsata di Dome, il quale recita un ruolo un poco più consistente in “Fantasma”.
In definitiva, che dire? La scrivente supporta il coraggio e gradisce alquanto l’asimmetria però non può evitar di constatare che i Fulci stanno camminando su un terreno minato e, tenendo a mente che non eccellono né nella parte da film né in quella metallica, il suo augurio è che non perdano l’equilibrio nel punto sbagliato. Davvero molto bella la copertina.