AGAINST EVIL – End Of The Line

Titolo: End Of The Line
Autore: Against Evil
Nazione: India
Genere: Heavy Metal
Anno: 2021
Etichetta: Doc Gator Records

Formazione:

Siri – voce, basso
Shasank – chitarra
Sravan – chitarra
John – batteria


Tracce:

1. The Sound Of Violence
2. Speed Demon
3. Out For Blood
4. Call To War
5. End Of The Line
6. Sword Of Power
7. Metal Or Nothin’
8. Fearless
9. War Hero (re-recorded version)


Voto del redattore HMW: 8/10
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Visualizzazioni post:850

Ormai è uscito da diversi mesi “End Of The Line” degli Against Evil, ma ve ne parlo solo adesso perché ho voluto aspettare di ricevere la mia copia del CD dato che, se ne ho una minima possibilità, preferisco ascoltare musica su supporto fisico piuttosto che attraverso dei file. Questa lunga attesa è stata causata dal CoViD-19, virus maledetto che sta flagellando anche l’India – terra d’origine della band i cui musicisti non sono riusciti ad evitare il contagio – e che ha portato ad un lockdown molto stretto con conseguente sospensione delle spedizioni internazionali: avevo preordinato l’album a fine marzo direttamente dagli Against Evil e, ovviamente, si è dovuto attendere che la morsa delle restrizioni si allentasse un poco. E poi, diciamola tutta… “End Of The Line” è un gran bel disco e spero vivamente che queste mie righe possano essere d’aiuto per incuriosire qualcuno di voi che sta leggendo e si è perso questa ottima release!

Pubblicato anche da Doc Gator Records per il mercato europeo (in tiratura limitata sia per il CD sia per il vinile), “End Of The Line” è un disco pressoché privo di punti deboli, a partire da una resa alle casse complessiva davvero brillante e dal sapore attuale – mix e master sono realizzati da Simone Mularoni presso i suoi Domination Studio – che esalta a dovere il vigore dei brani senza smorzarne l’ispirazione eighties, oltre a permettere di apprezzare appieno le capacità tecniche sfoderate dai musicisti.

Facendo un passo indietro e tornando al contenitore, la copertina trasmette chiaramente cosa dobbiamo aspettarci dai contenuti musicali, una violenta scarica di energia perpetrata attraverso nove brani di un classico e variegato heavy metal che, rispetto all’esordio “All Hail The King”, sembra aver acquisito una maggiore robustezza: la componente fornita dai Maestri britannici è sempre presente, ma è più marcata la potenza americana dei vecchi Helstar – nei brani dalle atmosfere più oscure come, ad esempio, la devastante opener “The Sound Of Violence” – e di certi Megadeth, per una tracklist ad alto voltaggio che offre anche pezzi come la veloce ed implacabile “Speed Demon”, l’incisiva “Out For Blood” a cui contribuisce il basso di Billy Sheenan (Mr. Big, The Winery Dogs), la ruvida e trascinante “End Of The Line” e le massicce cadenze di “Call To War”.

Si rivela un brano piacevole ma nella norma “Sword Of Power”, da cui si stagliano vocal abrasive vicine a quelle di Chris Boltendahl, mentre con “Metal Or Nothin'” siamo al cospetto di un bell’anthem manowariano di grande impatto; da citare anche la selvaggia “Fearless”, brano velocissimo dove il cantato del bravo Siri mi ha ricordato, un po’ più che vagamente, il compianto Lemmy Kilmister. Ecco un altro punto di forza dell’album, ovvero la varietà vocale con cui Siri riesce a caratterizzare i vari brani: una buonissima flessibilità che contribuisce a donare diverse sfumature alle canzoni, rendendo complessivamente piuttosto vario l’ascolto del disco.

Chiude la tracklist del CD una versione ri-registrata di “War Hero”, primo singolo pubblicato dagli Against Evil nel 2015 ed apparso anche nell’EP “Fatal Assault” pubblicato lo stesso anno; inoltre, segnalo che nella versione in vinile limited appare un brano in più, ossia la cover di “Ace Of Spades” dei Motörhead. Un gran bel disco “End Of The Line” degli Against Evil: solido, potente e con belle melodie, un lavoro che guarda al passato con la giusta reverenza ma ben radicato ai giorni nostri, consigliatissimo ai metalhead più giovani come a quelli con qualche primavera in più sul groppone! Non ignorate “End Of The Line”, sarebbe un peccato lasciarlo passare in sordina!

 

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