IGNEA & ERSEDU – Bestia

Titolo: Bestia
Autore: Ignea & Ersedu
Nazione: Ucraina
Genere: Melodic Metal, Symphonic Death Metal
Anno: 2021
Etichetta: Indipendente

Formazione:

Ignea
Helle Bogdanova — voce
Yevhenii Zhytniuk — tastiera
Xander Kamyshin — basso
Ivan Kholmohorov — batteria
Dmitry Vinnichenko — chitarra

Ersedu
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Tracce:

1. Bosorkun
2. Magura’s Last Kiss
3. Mermaids
4. Black Garden
5. The Eaters Of The Sun


Voto del redattore HMW: 8.5/10
Voto dei lettori: 7.8/10
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Bestia è un concept EP uscito lo scorso ottobre che narra delle creature mitologiche ucraìne, da cui provengono Ignea ed Ersedu, amici di lunga data. I gruppi introducono il proprio lavoro spiegando che “In Ukrainian, BESTIA (Ukr. «бестія») means both a savage beast and a mischievous person”.

La copertina è meravigliosa, dalle linee dolci ma d’impatto, un piccolo pezzo d’arte che funziona indipendentemente dall’EP. Il lavoro è composto da cinque tracce:Bosorkun” e “Magura’s Last Kiss” appartengono agli Ignea, “Black Garden “e “The Eaters Of The Sun” appartengono agli Ersedu, Mermaids invece è il brano di mezzo, risultato dell’unione tra i due.

Sembra l’opera perfetta per accompagnare le scene de «La Chimera Di Praga» di Laini Taylor, un romanzo fantasy che crea un ponte tra l’universo delle creature mitologiche e il mondo umano.

Gli Ignea sono un gruppo melodic metal e la melodia è un fil rouge tra le loro composizioni, ma il loro stile viaggia senza sosta tra i meandri più oscuri del genere incontrando breakdown dai ritmi forsennati e voci gutturali e mescolandoli ad effetti elettronici e sonorità folk.

“Bosorkun”, che prende il titolo dal nome di uno spirito maligno della mitologia ucraìna, irrompe sulla scena con la potenza di un fiume in piena.

“Magura” è una creatura legata ai miti bellici, che si nutre di guerre e aiuta i guerrieri caduti nel passaggio verso l’aldilà. Il brano “Magura’s Last Kiss” sembra un dialogo tra una creatura-rettile dalla voce infetta, accompagnata da un ritmo incalzante e ossessivo, e una creatura angelica dalla voce dolce che sfocia in sonorità pop che ricorda alcuni tratti caratteristici dei Delain.

La composizione “Mermaids”, brano uscito come singolo il 15 settembre, vede coinvolte entrambe le formazioni. Le sirene, in ucraìno mavkas, sono lo specchio dell’essere umano che, dall’animo insoddisfatto, erra per trovare il proprio posto nel mondo. Lo stile di questa canzone, che unisce le migliori qualità di entrambe le parti, ricrea uno scenario estremamente moderno senza stonare con gli altri brani dell’EP. 

Gli Ersedu sono un duo symphonic death metal caratterizzato da atmosfere particolarmente oscure, rafforzate dai loro talento e lunga esperienza nel campo delle orchestrazioni. Questo EP è per loro una rinascita dopo la lunga assenza durata nove anni in seguito alla pubblicazione del loro primo album, NC-17.

Zmiy è un drago dalla duplice personalità, protagonista del brano “Black Garden”. Sebbene i tratti melodici accomunino i gruppi, il timbro è decisamente più aggressivo e ricorda nelle orchestrazioni l’ottimo lavoro dei non lontani Carach Angren. 

Emblema della dualità è l’ultima traccia del lavoro, “The Eaters Of The Sun”, in cui l’essere umano raggiunge il proprio equilibrio solo nell’accettare l’esistenza e il potenziale di entrambe le parti. Sebbene la capacità di realizzare qualcosa di innovativo e perfettamente confezionato sia indiscutibile, trovo che la voce pulita non sia all’altezza del resto e che sembri quasi entrare a fatica nel contesto.

Il prodotto è ben riuscito e mi fa rivalutare il concetto di EP. Questo è davvero ben pensato e realizzato, grazie anche alla grande sinergia che c’è tra i due gruppi.

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