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Qui alla base accogliamo bene l’idea che un pezzo di musica non debba obbligatoriamente considerarsi concluso e cristallizzato in una determinata ripresa; o massa di riprese ed incollamenti che sia. Reanimated è il pubblico battesimo su nastro dell’attuale formazione dei Consecration e consta di tre vecchi pezzi, risuscitati per l’occasione e registrati in diretta in qualche sala del Plug di Norwich. Il tutto, impresso a settembre del 2021, grazie anche all’operato di Peter Fellowes, proprietario e fonico del Meantime (studio ospite del Plug).
Ventidue minuti di death doom metal in vecchio stile: quando a volte era un po’ più dura distinguere tra death metal lento e death doom metal (tutti d’accordo che non è la stessa cosa, giusto?). Le movenze crude dei nastri dei Paradise Lost potrebbero essere una buona analogia per tratteggiare le coordinate di Reanimated, così come i momenti più diretti e grattati dei Runemagick.
Quando pensiamo che il presente è solamente sopravvalutato e il futuro lo è invece ampiamente, forse un ritorno al passato, come questo è, rappresenta uno dei pochi e ragionevoli tentativi di recuperare il buono. Piccolo e sincero. Godere del poco.
È in arrivo un album su Redefining Darkness… speriamo bene.