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Il mio 2022, almeno a livello musicale, inizia positivamente con questo Out Of This World, titolo omonimo del nuovo progetto di Kee Marcello, affiancato ancora una volta da Tommy Heart, la cui voce si incassa alla perfezione nella visione musicale del chitarrista svedese. Finalmente l’album sarà disponibile in tutto il mondo, dopo una prima pubblicazione solo in Giappone nel 2021.
Out Of This World è un disco diretto e che colpisce l’attenzione sin dal primo ascolto, un lavoro che si mantiene su buoni livelli e del quale non trovo punti deboli, con uno stile compositivo genuino, senza fronzoli, a tratti quasi scontato ma che sicuramente non delude.
Un disco di puro hard rock caratterizzato da canzoni di grande impatto, con giri piacioni (come nel singolo“Hanging On” o in “Staring At The Sun”), melodie vocali accattivanti e ritornelli di grande presa (come ad esempio nella power ballad “Not Tonight”, nell’insolitamente lungo brano d’apertura [quasi sette minuti e mezzo] “Twilight” ed ancora in “In A Million Years”, quest’ultima originariamente scritta per gli Europe), oltre ad assoli di grande gusto che dimostrano ancora una volta l’altissima qualità di Kee Marcello. Onestamente, dopo tutti questi anni, ancora mi chiedo come gli Europe si siano fatti scappare un musicista di questo calibro. Heart, che ammetto di non conoscere molto, è proprio godibile. Il tutto, infine, viene supportato da una sezione ritmica solida e, seppur essenziale, di grande impatto, che vede Ken Sandin al basso e Darby Todd alla batteria. “Lighting Up My Dark” riassume tutte queste peculiarità, risultando di gran lunga il mio pezzo preferito: una volta che vi si piazza in testa, difficilmente smetterete di canticchiarlo!
Insomma, un tuffo negli anni ottanta e soprattutto novanta del XX secolo (lungo l’album infatti sono riconoscibili sonorità familiari, che ricordano ovviamente gli Europe ma anche i White Lion e i Bon Jovi, fra gli altri) all’insegna di un hard rock melodico che personalmente ho sempre apprezzato e continuo ad apprezzare – in questo caso, grazie anche ad una produzione onesta, genuina e in linea con la musica proposta.
Il disco si chiude con tre pezzi aggiuntivi: le versioni demo di “Twilight”, di “In A Million Years” e di “Lighting Up My Dark”.
Consigliato sia ai nostalgici del genere sia alle nuove leve che vogliono avvicinarsi a queste sonorità. Non male, non male.
Li seguirò con interesse.
P.S.
L’edizione dell’Atomic Fire Records consisterebbe anche in un secondo CD con dei brani dal vivo, principalmente di Europe e di Fair Warning. Non essendoci stato spedito il suddetto secondo CD, ci siamo limitati a commentare quanto ci è stato sottoposto dal promoter.