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Ultimamente sto recensendo molte auto-produzioni e spesso ho pescato ottimi album e realtà veramente interessanti, come ad esempio i Nocean. La Svezia risulta essere sempre fucina di realtà molto stimolanti nel vasto regno del metallo e neanche stavolta si smentisce, donandoci questo Aurora The Weight Of A Shadow.
Presentati al pubblico come la risposta alla domanda “Se Tim Burton avesse un gruppo metal, come sarebbe?”, il quartetto nordico risulta invece molto più di questa semplice etichetta. Il cinematic metal proposto è raffinato e pieno di qualità: le dieci canzoni risultano asciutte e dirette se si guarda strettamente ai titoli, ma portano in dote costruzioni tutt’altro che banali e scarne.
La voce di Hanna Olsson ci accompagna in un percorso oscuro e tormentato, pieno di ritmi serrati, aperture melodiche e ritornelli interessanti. Il tutto racchiuso in una produzione di buon livello.
I Nocean, qui al loro terzo lavoro, hanno lavorato sodo per donarci un album colmo di emozioni e di momenti di grande livello: davvero un peccato che nessuna casa discografica si sia interessata a questo progetto così particolare. A mio avviso è stato un errore non prendere in considerazione Aurora The Weight Of A Shadow.
In definitiva, un grande applauso a questo gruppo svedese in grado sia di picchiare quando serve, sia di ammaliare e blandire l’ascoltatore grazie all’ottima ugola di Hanna. Per avallare (o smentire) la mia recensione, cliccate qua sotto e ascoltatevi questo piccolo gioiello gotico e decadente…