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Edge Of Forever (presentazione del disco Seminole) + Hellfox
Druso, Bergamo
Edge Of Forever
Alessandro Del Vecchio: voce e tastiere
Nik Mazzucconi: basso
Aldo Lonobile: chitarra
Marco Di Salvia: batteria
Hellfox
Greta “Evie Hammonia” Antico: voce
Priscilla “Poe” Foresti: basso
Greta “Naflekt Kaps” Capelli: chitarra
Federica “FeDy” Piscopo: batteria
E venne il giorno… riapre finalmente il Druso di Ranica, vero tempio della musica sul suolo orobico. David e la Grande Famiglia del Druso hanno resistito laddove qualcuno ha dovuto gettare la spugna stanti gli ultimi due anni e le vicissitudini che li hanno attraversati. Riabbracciamo quindi con immenso piacere David, Mary, Stefania e Valentino che ci accolgono sempre con estrema cortesia ed affetto nella loro famiglia.
L’occasione giusta per tornare al locale ci viene regalata su di un piatto d’argento dagli Edge Of Forever di Alessandro Del Vecchio
che ci invitano alla serata di presentazione del loro ultimo album Seminole. A supporto Alessandro chiama ad esibirsi un gruppo dalle buone potenzialità e prospettive, le Hellfox.
E da qui iniziamo il racconto di questa epica serata. Il gruppo bergamasco è in tour a supporto del primo album The Call e bisogna dire che dal vivo acquista uno spessore diverso. Gli scambi vocali tra la voce pulita di Greta ed quella rude di Priscilla funzionano alla grande, la sezione ritmica batte come un martello e non so come facciano a resistere le pelli sotto i colpi di Federica, potenti e precisi, Pri la asseconda con il basso non mancando una nota. Gloria ricama e tesse le trame melodiche con la sua sei corde e si lascia andare a qualche assolo di buona fattura. L’introduzione ci porta direttamente al primo singolo, “Our Lady Of Sorrows” sicuramente uno dei brani più azzeccati del disco, e prosegue snocciolando via via tutti i brani dell’album fino alla finale “Bleeding Machine”. Il death metal melodico proposto è gradevole da ascoltare. L’emozione di un palco importante come il Druso fa sì che si manifesti un po’ di emozione, come è naturale che sia, ma con lo scorrere della scaletta le quattro musiciste acquistano sicurezza e mostrano i denti, supportate da un pubblico attento e che mostra a più riprese di gradire la proposta delle Hellfox.
SCALETTA
Intro
Our Lady Of Sorrows
Haunted
Banana (ndr. Raising)
Nothing Really Ends
Rebirth + Your name
Dead Star
Bleeding Machine
Un rapido cambio di palco e siamo pronti per gli Edge Of Forever!
Il ritorno dal vivo del gruppo milanese era attesissimo ed infatti il locale si riempie velocemente dei pochi ritardatari e l’attesa affinché le luci sul palco si riaccendano per il loro concerto è fremente. In platea si scaldano i motori tra una birra e l’altra, rivedendo e salutando vecchi amici che da un po’ non si vedevano.
Anche in questo caso l’inizio dello spettacolo coincide con una breve introduzione e quindi i quattro musicisti si appropriano del palco e il tutto ha inizio! Si parte con “Seminole” e la voglia di palco e di stupire in positivo il pubblico è veramente tanta e viene trasmessa con convinzione da lì sopra. Alessandro è in ottima forma e la sua prova vocale si mantiene a livelli altissimi per tutta la durata del concerto. Si prosegue con “Get up on your feet again”, sempre tratta da Seminole, quindi “Native Soul”, proveniente da un album sfortunato in quanto l’uscita è praticamente coincisa con l’inizio della pandemia e quindi non ha potuto godere del supporto di un tour appropriato. La scaletta prosegue scorrendo l’intera carriera del gruppo pescando i brani da tutta la discografia (ben sei album all’attivo), ripescando tra le altre una “Prisoner” d’antan ed una “Edge of life” che sono ormai dei pezzi obbligati. La sezione ritmica affidata a Marco e Nik viaggia spedita, senza perdere un colpo. Marco, oltre che preciso, è uno spettacolo da vedere e Nik… beh, Nik è un polipo e ad un certo punto improvvisa un assolo che, oltre a far correre i brividi lungo la schiena, mette in mostra tutte la qualità del musicista orobico. La chitarra di Aldo poi è un piacere da ascoltare: riff taglienti, assoli da accademia e tanta, tanta sostanza a rimpolpare le ritmiche dei vari brani. Se Alessandro e Nik sono la vecchia guardia del gruppom essendo assieme fin dagli albori, i due non mi seguono i due nuovi acauisti non sono certo dei pivellini.
Gli Edge Of Forever mostrano una coesione granitica e l’hard rock che scaturisce dalle loro menti e dai loro strumenti è di più che pregevole fattura… Ah, se solo non fossero italiani! Alessandro in più momenti dà dimostrazione del controllo e della potenza della sua voce, fino a stupirci quando interpreta magistralmente la ballata “Breath of life”, lentone strappamutande (sì, anche quelle in pelle e borchiate…), dividendosi tra voce e tastiere e che nulla ha da invidiare a pezzi simili scritti da mostri sacri quali Whitesnake, Aerosmith e compagnia cantante. AOR di grande sostanza e pregio tutto italiano!
Si finisce con due sassate allucinanti. “Wrong you” è micidiale: ritmo serrato, incalzante e con un assolo di Aldo che ci lascia a bocca aperta per tecnica e velocità d’esecuzione. Chiude “Feeding the fire”, dall’omonimo album d’esordio targato 2004.
Che dire? Il Druso riparte, colpisce duramente e colpisce al cuore. Non vediamo l’ora di tornare ad abbracciare David e soci e a lasciare che la musica dal vivo torni a riempirci la vita.
SCALETTA
Seminole
Give up on your feet again
Native soul
Edge of life
Shift the paradigm
Carry on
Crime of passion
Breath of life
Promised land
Prisoner
Wrong you
Feeding the fire
SITI
https://www.facebook.com/edgeofforeverband
https://www.facebook.com/drusobergamo/