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Odio le uscite discografiche fatte di cover perché non hanno senso o al massimo sono solo un’operazione commerciale per racimolare qualcosa e lasciare poco di concreto. L’ottimo e impegnatissimo cantante Ronnie Romero (Rainbow, Lords Of Black, The Ferrymen, Sunstorm, Michael Schenker, Free Fall) cade in questa trappola economica e in un certo senso mi dispiace. Le sue corde vocali sono spettacolari e simili a quelle del compianto e leggendario Ronnie James Dio, del quale sta seguendo le orme ma presentando sempre un tocco di originalità che lo distingue dagli altri cantanti metal. Il Cileno in questo disco si attornia di importanti musicisti: Srdjan Brankovic (The Big Deal, Alogia) alla chitarra, Javi Garcia al basso, Andy C (ex Lords Of Black) alla batteria e l’immancabile Alessandro Del Vecchio (Jorn, Edge Of Forever, Hardline) alle tastiere che si occupa anche della produzione. Tra i solchi dell’album troviamo pure alcuni ospiti una tantum, Danny Gómez alla chitarra solista in “I Was Born To Love You” (Queen), sulla quale Romero si esibisce ottimamente ma, pur realizzandone una versione sfavillante, non raggiunge il compianto cantante inglese; Javier Reyes alla chitarra solista nella robusta “All Along The Watchtower” (Bob Dylan) trasformata, insieme alla chitarrista (nonché fidanzata di Ronnie) Corina Minda – forse colei in posa sulla copertina del disco –, in una rimbombante canzone hard rock.
L’aspetto positivo della raccolta è quello di aver schivato pezzi troppo conosciuti, in modo da suscitare un po’ di curiosità nei confronti sia di pezzi AOR sia di rock tradizionale di grandi nomi, come i già nominati Queen o i Led Zeppelin nella riuscitissima “Since I’ve Been Loving You”. Raised On Radio cattura l’interesse già dall’iniziale funk-rock di “Sin’s A Good Man’s Brother”, pezzo trascurato dalle raccolte dei Grand Funk Railroad e in cui Romero fa emergere nuove sfaccettature, impadronendosi facilmente della composizione. Il cantante pare essersi tuffato sinceramente in alcune delle sue canzoni preferite e che significano qualcosa di speciale per lui. Brani di formazioni storiche con le quali è cresciuto musicalmente – e personalmente! – come i Survivor, i Bad Company, i Kansas e i Foreigner. Questi ultimo sono qui omaggiati con passione nella romantica “Girl On The Moon”.
L’opera ha un suono molto moderno e fresco per via dell’egregio lavoro di Del Vecchio.
La perla AOR “Backstreet Love Affair” del 1986 è una delle migliori di questa scaletta. In generale il cantante interpreta tutto alla perfezione e del resto non c’erano dubbi … un fuoriclasse come lui…
Se siete curiosi, ascoltatelo. Altrimenti preparatavi alla sua imminente uscita solista di inediti, che sarà sicuramente molto più interessante di questo disco non indispensabile.