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Recensire un album della Svart è un’emozione, in quanto l’etichetta finlandese regala spesso notevoli chicche e questa volta ci occupiamo di surf con i Mary Ann Hawkins.
Sì, avete letto bene, parliamo proprio di quel genere in voga negli Stati Uniti durante gli anni ’50: questo gruppo, però, proviene da Helsinki, e ha tutte le carte in regola per regalarci una mezz’ora abbondante di sfrenato divertimento.
I cinque, armati di un sax, due chitarre, basso e batteria, infatti, riescono a trasportarci fuori dal tempo, grazie a una miscela esplosiva di rock strumentale.
I M.A.H. non sfigurano nemmeno davanti a giganti quali Dick Dale, The Chantays e The Ventures, grazie a pezzi graffianti come “Snake Planet”, “Hawkinsmania” e “Daring Trappers” e, quando termina l’album, con la morriconiana “Red Wind From The West”, viene voglia di riascoltarlo daccapo… e di questi tempi non è poco!
Io ci ho trovato tantissimo degli Shadows per via di alcuni passaggi da colonna sonora western :)