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Nuova fatica discografica per i tedeschi Crematory, gruppo nato nel 1991 e che ha saputo sempre rialzarsi e superare i vari cambi di formazione e le immancabili polemiche, ma soprattutto ha sempre avuto il merito di non aver mai cambiato la propria proposta musicale e le proprie sonorità legate, sin dagli esordi, al genere Gothic. E mai occasione fu più azzeccata in quanto, per festeggiare degnamente i trent’anni di carriera, la band ha deciso di riproporre uno dei suoi cavalli di battaglia “Tears Of Time” (“Tränen Der Zeit”).
Una citazione a parte merita sicuramente “Break Down The Walls”, che fa tornare un altro capolavoro del calibro di “Endless”. Ma la formazione di Mannheim dimostra anche di sapersi rinnovare regalandoci le splendide ed accattivanti “The Sound Of My Life” e “Das Ende” senza dimenticare “Trümmerwelten” e “Zur Hölle”, brani cantanti in lingua madre che riescono sempre ad avere quel “quid” che li rendono dannatamente interessanti e riescono sempre ad attirare l’attenzione degli ascoltatori.
Ancora una volta i nostri demonietti sono riusciti a cogliere nel segno ed a regalarci un ottimo prodotto che renderà felici anche coloro che non vivono di pane e Gothic.