Visualizzazioni post:1215
Carissimi navigatori di Heavy Metal Webzine, eccomi pronto a darVi conto dell’ultima edizione del Metal For Emergency, la prima dopo tre lunghianni di attesa. Quest’anno la parola d’ordine che serpeggiava tra i tanti presenti che, sin dall’apertura dei cancelli alle ore 16:30 si sono assiepati sotto il palco ed hanno assistito ai vari soundcheck, è stata “era ora”. E mai attesa fu meglio ripagata da un’edizione che rimarrà storica sia per la massiccia partecipazione di pubblico ma anche per l’eccelsa qualità dei gruppi presenti e per il tempo che è stato clemente sino all’inizio dell’esibizione degli headliner, i Destruction.
La cosa che mi ha lasciato pienamente soddisfatto, oltre all’organizzazione che ha ridotto all’osso i tempi morti ed ha prestato cura alla resa sonora, garantendo così uno spettacolo degno dei “grandi Festival”, è stata la massiccia presenza delle famiglie. Questo dimostra ancora una volta che il “Metal” non ha età. Ma lasciamo che siano le varie esibizioni a parlare.
HELLFOX
L’onore di aprire le danze è spettato alle affascinanti Hellfox, gruppo bergamasco nato nel 2019 e che ha messo a ferro e fuoco sia il palco sia il folto pubblico presente, il quale ha ricambiato facendo partire un gran bel pogo che ha fatto superare al gruppo l’emozione di aprire questa nuova edizione. L’intero spettacolo della formazione, dopo una breve introduzione, è stato incentrato sul loro album d’esordio, The Call, da cui sono state tratte “Our Lady Of Sorrow”, “Haunted”, “Nothing Really Ends”, “Rebirth – Your Name”, “Dead Star” e, in ultimo, una “Bleeding Machine” che ha chiuso uno show potente sempre in bilico tra gothic e death, caratterizzato da riff potenti ed aggressivi tessuti dall’ascia di Gloria Kaps e da un duello canoro tra la voce pulita di Greta Antico e le parti ruvide della bassista Priscilla Poe, il tutto accompagnato dalla batteria di Fedy Piscopo. Greta Antico non ha mai smesso di ringraziare i presenti della calorosa partecipazione. Speriamo di poterle rivedere quanto prima, magari in veste di headliner, così da esser nuovamente travolti dalla loro energia.
Scaletta
01 – Intro – Our Lady Of Sorrow
02 – Haunted
03 – Banana (Raising)
04 – Nothing Really Ends
05 – Rebirth – Your Name
06 – Dead Star
07 – Bleeding Machine
Formazione
Greta Antico – Voce
Priscilla Poe – Basso – Voce
Gloria Kaps – Chitarra
Fedy Piscopo – Batteria
Facebook: https://www.facebook.com/HellfoxOfficial
ULVEDHARR
Dopo un rapidissimo cambio di palco, ecco salire sul palco gli Ulvedharr (altro gruppo bergamasco, stavolta nato nel 2011) che hanno traghettato i presenti, durante i sessanta minuti della loro esibizione, in un viaggio tra viking, death e thrash metal grazie a giri violentissimi e velocissimi. I presenti hanno ricambiato con un circle pit all’altezza della situazione. Dopo “What Have We Done?”, una mazzata in pieno viso tratta dall’ultimo lavoro (World Of Chaos), il gruppo ha fatto un excursus della propria produzione, passando in rassegna il disco d’esordio Swords Of Midgard, da cui “War Is In The Eyes Of Berseker” e “Onward To Valhalla” (brano che ha chiuso lo spettacolo), senza disdegnare brani di Ragnarok, da cui “The Last Winter” e “Skjaldborg”, ed estratti di Total War, da cui “Legion” e “Master Of Slavery”. Dall’ultimo lavoro, oltre alla già citata “What Have We Done?”, il gruppo ha deciso di regalare ai presenti anche “Silent Beholder” e “Death Stare” e, come ciliegina sulla torta, i nostri guerrieri hanno inoltre dato un assaggio del materiale che formerà il loro nuovo album, eseguendo la massacrante “Land Of Heroes”.
Non c’è che dire, abbiamo assistito ad uno spettacolo che ha annientato tutti e ha dato l’ennesima prova dell’energia e della potenza dei bergamaschi. Non resta che attendere fiduciosi il nuovo album per gustare nuovamente tutta la loro potenza.
Scaletta
01 – What Have We Done?
02 – War Is In The Eyes Of Berserker
03 – Legion
04 – Silent Beholder
05 – Land Of Heroes
06 – Skjaldborg
07 – The Last Winter
08 – Death Stare
09 – Master Of Slavery
10 – Onward To Valhalla
Formazione
Ark Nattlig Ulv – Voce
Markus Ener – basso
Jack Draven – chitarra
Francesco “Frullo” La Rosa – batteria
Sito internet: http://www.ulvedharr.com/it
Facebook: https://www.facebook.com/Ulvedharr
MOONLIGHT HAZE
Ed ecco che la serata è proseguita con i Moonlight Haze, formazione nata nell’A.D. 2018 dall’unione del bassista Alessandro Jacobi, del batterista e tastierista Giulio Capone, dei chitarristi Marco Falanga e Alberto Melinato e della simpaticissima e talentuosa cantante Chiara Tricarico. Lo spettacolo del quintetto è largamente incentrato sul loro nuovo Animus, dal quale cui sono stati tratti “The Nothing” (in apertura) “Kintsugi”, “Never Say Never” (cantata a squarciagola dai presenti che hanno duellato con Chiara), “It’s Insane”, “Tonight”, “Animus” e “We’ll Be Free”. Il pubblico è stato traghettato in un viaggio lungo i lidi del power sinfonico, cullato sempre dalla dolce voce della Tricarico. La formazione lombarda ha dato sfoggio di tutta la propria classe regalando ai chiassosi presenti “To The Moon And Back” e “Ad Astra”, tratte dal disco di esordio De Rerum Natura, “Till The End” e “The Rabbit Of The Moon”, contenute nel secondo lavoro Lunaris. Il gruppo ha dimostrato che non è stato un caso l’essere stati chiamati ad aprire per i Lacuna Coil al Rugby Sound, grazie anche ad un’ottima presenza. Speriamo di poterli rivedere quanto prima in un concerto in cui possano avere molto più tempo a disposizione.
Scaletta
01 – The Nothing
02 – To The Moon And Back
03 – Till The End
04 – Kintsugi
05 – Never Say Never
06 – Ad Astra
07 – It’s Insane
08 – Tonight
09 – Animus
10 – We’ll Be Free
11 – The Rabbit Of The Moon
Formazione
Chiara Tricarico – voce
Marco Falanga – chitarra
Alberto Melinato – chitarra
Alessandro Jacobi – basso
Giulio Capone – batteri e tastiera
Sito internet: https://www.moonlighthaze.com
Facebook: https://www.facebook.com/Moonlighthazeband
RHAPSODY OF FIRE
Ed eccoci arrivati nell’Olimpo del festival aperto dai triestini Rhapsody Of Fire che, tra un tripudio di macchine del fumo e luci, salgono sul palco sulle note dell’introduzione strumentale prima di sciorinare tutta la loro potenza ed energia. Vengono mischiati brani tratti dall’ultimo loro lavoro Glory For Salvation ai loro cavalli di battaglia “The March Of The Swordmaster”, “Dawn Of Victory”, introdotta da Giacomo Voli che duetta con i presenti incitandoli ad intonare lo splendido ritornello « Gloria, Gloria Perpetua In This Dawn Of Victory », “Holy Thunderforce” e “Land Of Immortals” – prima della chiusura sulle note della trascinante “Emerald Sword”, cantata a squarciagola dal pubblico. Ancora una volta i nostri guerrieri hanno dato sfoggio della propria classe e del proprio carisma. Dire che sono stati immensi è davvero poco.
Scaletta
01 – I’ll Be Your Hero
02 – Chains Of Destiny
03 – The Legend Goes On
04 – March Against The Tyrant
05 – The March Of The Swordmaster
06 – Dawn Of Victory
07 – Rain Of Fury
08 – Un’Ode Per L’Eroe
09 – Holy Thunderforce
10 – Son Of Vengeance
11 – Land Of Immortals
12 – Emerald Sword
Formazione
Giacomo Voli – voce
Roberto De Micheli – chitarra
Alessandro Sala – basso
Alex Staropoli – tastiere
Paolo Marchesich – batteria
Sito internet: https://www.rhapsodyoffire.com
Facebook: https://www.facebook.com/rhapsodyoffire
DESTRUCTION
Ed eccoci arrivati al gran finale. Giusto il tempo per il cambio di palco, che ha dato l’unica possibilità alla platea di riprendere fiato ed alla pioggia di piombare su Filago e rovinare la festa ai presenti, che non hanno smesso di pogare selvaggiamente ed osannare i tedeschi. Come in un vero e proprio rituale metallico, hanno dato vita ad uno spettacolo ad alto tasso adrenalinico ed espresso una certa violenza sonora. Questo anche grazie ai tempi furiosi scanditi da Randy Black e dal bestiale basso di Schmier, coadiuvato dai terrificanti riff tessuti dalle asce del gruppo, Damir Eskic e Martin Furia. Un concerto che non ha fatto prigionieri ed ha chiuso come meglio non si poteva un’edizione che ha rappresentato una quintessenza del metal.
Scaletta
01 – Diabolical
02 – Death Trap
03 – Nailed To The Cross
04 – Mad Butcher
05 – Repent Your Sins
06 – Release From Agony
07 – Life Without Sense
08 – The Butcher Strikes Back
09 – Tormented Soul
10 – Eternal Ban
11 – Total Desaster
12 – Curse The Gods
13 – Thrash Till Death
14 – Bestial Invasion
Formazione
Schmier – voce, basso
Randy Black – batteria
Damir Eskic – chitarra
Martin Furia – chitarra
Sito internet: https://www.destruction.de
Facebook: https://www.facebook.com/destruction
Foto di Francesca Cipriano
Hellfox
Ulvedharr
Moonlight Haze
Rhapsody Of Fire
Destruction