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Tenaci e infaticabili, i nostrani Deathless Legacy pubblicano Mater Larvarum, sesto disco della loro carriera, di cui questo tenebroso e seducente racconto in chiave horror metal è il fiore all’occhiello. Il gruppo è evidentemente maturato nel corso degli anni, reduce dall’aver sperimentato la loro arte in molteplici forme tra musica, letteratura e teatrali esibizioni dal vivo. E se l’esperienza paga, la passione ancor di più, perché quello che si respira all’ascolto è la volontà di voler creare, come sempre, qualcosa di più di una semplice sequenza di buone canzoni.
I due singoli rilasciati per l’occasione, “Ora Pro Nobis” e “Absolution”, possiamo considerarli efficaci emblemi di tutto l’album: potenti brani dai riff energici che culminano in ritornelli indimenticabili e che muovendosi tra cupe atmosfere gotiche, riescono a brillare alle nostre orecchie. Magnifica Steva che alla voce compie un lavoro squisito, avvolgendoci con il suo timbro versatile, caldo e affascinante, interpretando ogni pezzo con sentimento. L’accuratezza nell’impiego delle tastiere è la ciliegina sulla torta: dalle melodie più sinfoniche all’organo, accompagnano tutte le tracce aggiungendo elementi caratterizzanti e ingegnosi. Altrettanto memorabile è “Hollow”, mentre “The Coven” e “Queen Of The Infernal Pantheon” sono apprezzabili tra i momenti più heavy. Non mancano quelle che potremmo considerare delle colonne sonore horror, come “Altar of Bones” e la stessa “Mater Larvarum”.
Questo album fa per voi se amate l’heavy metal e il gothic senza fronzoli, arricchiti da componenti progressive e, perché no?, un po’ industrial. Parliamo infatti di un’opera che è sì oscura ma estremamente fruibile, senza risultare troppo ovvia o banale. Per apprezzare appieno tutto il lavoro che si cela dietro questo ben curato concept occulto, vi consigliamo anche una visita al sito ufficiale del gruppo, per scoprire le cose curiose che questi artisti offrono ai loro accoliti. Tanto di cappello ai Deathless Legacy.