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« L’intento principale è stato quello di ricreare rumori e sensazioni delle torride estati della nostra fanciullezza, immersi nella natura, nel brusio assordante degli insetti, nella luce accecante del giorno e nel caldo asfissiante che non dava tregua neppure la notte. […] Un mondo che è stato irrimediabilmente rovinato ». Sorte condivisa da TUTTO ciò che è stato anche solamente sfiorato dall’uomo e la sua incapacità di ragionare in termini altri che quelli economici.
Reso disponibile nel 2022 dalla Solium (tra gli altri, Uochi Toki, H!U, qqqØqqq e gli M.D.M.A. di Alberto The Crippler), solo in cassetta e formato astratto, l’EP Ruin è frutto dell’unione d’intenti del titolare della piccola Asbestos Digit (Andrea Prevignani, in arte Dope In The Pig Bags) e del duo che si alterna sregolatamente tra grafemi ora russi ora occidentali (Чернихов o Cernichov, al secolo Marco Mazzucchelli e David Gutman). L’effetto di bassa pressione atmosferica, inversamente proporzionale a quella sovracranica, è garantito dallo sciamare evocato da “Obey Diptera” – mano nella mano con la Natura, con un regno prima usurpato poi spopolato, con animali prima respinti ma infine ingurgitati – e dal fruscìo deforme di “Afa Asfissiante” – prima che la terra soccombesse all’asfalto. Diciotto minuti di calma rumorista e gorgógli sommessi, sommersi di vita.
Nel disinteresse popolare, anzi nel pieno consenso, oggi l’estate dura un anno intero e, sotto l’attenta supervisione dello stupido, la rovina è l’alter ego del presente.