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07/11/2010: a Bologna si celebrò un piccolo grande evento per chi, come me, ama la N.W.O.B.H.M.; quel giorno, infatti, l’Estragon ospitò gruppi del calibro di Angel Witch, Demon, Diamond Head, Grim Reaper, Girlschool ed Elixir e, ad aprire questa kermesse, furono chiamati i Weapon, appena riformati.
Purtroppo però la formazione inglese, con mio sommo dispiacere, non poté presenziare al festival. Il gruppo era nato nel 1980, in piena esplosione N.W.O.B.H.M., ma riuscì a incidere solamente il singolo It’s A Mad Mad World in quell’anno e rilasciare un demo nel 1982, per poi finire nel dimenticatoio. Dalla rifondazione a oggi però la band ha già inciso tre album in studio, dei quali questo New Clear Power è l’ultimo in ordine cronologico.
Della formazione originale ormai fa parte solo il cantante Danny Hynes (dopo il recente abbandono del chitarrista Jeff Summers), che per l’occasione si è fatto aiutare, in fase compositiva, da Robert Majd dei Metalite. Inoltre lo stesso Hynes ha invitato alcuni ospiti, tra i quali Tino Troy dei Praying Manis, Steve Mann degli MSG e Lionheart e Oscar Bromvall dei Palace.
I Weapon hanno sempre suonato del metal molto semplice e lineare ma arricchito da discreti riff e buone melodie vocali, e questo lavoro non fa eccezione, anche se qui sono presenti diversi ritornelli con una punta di malinconia che riportano alla mente quelli dei Blue Öyster Cult e di Ghost, come accade nell’arcigna “Drumbeats Of War”, nell’ottima “Take It Or Leave It”, ma pure in “In For The Kill” e in “Hard Road”. “Live For Today” è un’ottima ballata pianistica che non ti aspetti in un album del genere e la successiva “Remote Control” è semplice quanto efficace, con un ritornello irresistibile. Dopo due pezzi sottotono, l’album si conclude con la cover di “Riding With The Angels” dei mai troppo lodati Samson, inferiore all’originale nella quale Dickinson faceva la differenza, ma comunque godibile.
Un buon ritorno per uno dei gruppi alfieri del lato più melodico della N.W.O.B.H.M.