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Ci sono voluti ben quindici anni di attesa dall’ultimo Saudades de Rock ma devo dire che ne è valsa la pena. Gary, Nuno & Co. sono tornati! Six, questo il titolo del nuovo album degli Extreme, è veramente un bel disco che presenta tutte le caratteristiche fondamentali della formazione: riff coinvolgenti, assoli di chitarra spettacolari, melodie vocali di impatto, cori accattivanti (le prestazioni vocali di Nuno e Pat sono un valore aggiunto sin dagli esordi) e una sezione ritmica granitica.
Devo ammettere che questo disco, rispetto ad esempio ai primi due (Extreme e Extreme II:Pornograffitti), è meno “diretto”: ha bisogno di qualche ascolto per essere apprezzato al meglio (come nel caso del fenomenale III Sides to Every Story) ma una volta che ti entra dentro ti conquista completamente.
L’album si apre con tre pezzi aggressivi, usati negli ultimi mesi come i primi singoli dell’album. “Rise” (con un assolo che ci ricorda come Nuno sia fra i migliori chitarristi in circolazione, semplicemente pazzesco), “#Rebel” e “Banshee” (con degli ottimi ritornelli) sono tre canzoni potenti e perfette per l’esecuzione dal vivo.
“Rise” riassume il nuovo corso del gruppo, ed è a mio avviso fra i brani migliori dell’album. Ha anche un grande valore emotivo per il sottoscritto poiché é stato il primo pezzo di “musica nuova” che ho ascoltato pochi giorni dopo essere stato svegliato da sedici giorni di coma indotto. Ne sono rimasto colpito immediatamente e ho pensato che quel titolo era ben azzeccato per la mia situazione. Ma questa è un’altra storia…
Il quarto pezzo, quarto singolo uscito pochi giorni fa, rallenta un attimo il ritmo e ci permette di tirare il fiato: “Other Side of The Rainbow” (fra le mie preferite) è un mid tempo molto melodico, con un ritornello “piacione” che ti si piazza in testa al primo ascolto, dove Gary sfodera una prestazione vocale superba e dimostra che a quasi sessantadue anni è ancora in ottima forma. Recentemente Nuno ha dichiarato che il solo di questa canzone è il suo preferito in questo album.
Si continua quindi con l’emozionante ballata “Small Town Beautiful” seguita da “The Mask”, un pezzo versatile, pieno di groove, blueseggiante in alcuni tratti e con un assolo che, seppur corto, mi ha fatto pensare alle sonorità di Sir May.
“Thicker Than Blood” è un pezzo interessante: l’uso dei sintetizzatori lo fa suonare differente ma in fondo, sotto questo manto moderno, con alcuni passaggi vocali che mi hanno ricordato i Rage Against the Machine, le melodie e i riff sono puri Extreme. Stesso discorso vale per la allucinogena “X Out”, dove la presenza dei sintetizzatori è ancora più evidente.
“Save Me” parte con un riff roccioso per poi aprirsi in un ritornello di ampio respiro e l’ennesimo assolo da bocca aperta.
Dopo lo struggente duetto acustico della dicotomica “Hurricane” (con un titolo del genere mi aspettavo qualcosa di ben pesante), la band ci sorprende con “Beautiful Girls” un pezzo dal sapore ska, possibile candidato a brano estivo. Non me lo sarei aspettato un pezzo del genere, ma in tutta verità dopo alcuni secondi di straniamento e stupore devo dire che me lo sono proprio goduto. Nulla di particolare o speciale, sia chiaro, ma vi do un consiglio: lasciatevi andare e cantatela a squarciagola, ridete e divertitevi.
L’album si chiude con un’altra ballata: “Here’s To The Looser” é un pezzo semplicemente bello, che mi ha ricordato “Hole Hearted”. Caratterizzato da un coro di ragazzi, questo è un brano che si presterebbe perfettamente per una colonna sonora e dove ancora una volta mi sono arrivate quelle vibrazioni à la Queen che solo gli Extreme e pochissimi altri gruppi riescono a regalarmi.
Six è un album decisamente maturo, coinvolgente, melodico, potente e sono sicuro che vi conquisterà. Speriamo ora di non dovere aspettare ancora tre lustri per un nuovo lavoro degli Extreme.
Top album consigliato!
Spero che ne sia VALSA la pena e non VALUTA perchè altrimenti oggi si pagherebbe davvero tutto. Pure la pena!
A parte qualche refuso e la mia battuta in merito, leggo volentieri questa rece mentre aspetto che l’album mi arrivi.
Spiace per i 16 giorni di coma indotto ma mi auguro e soprattutto ti auguro che le cose si stiano sistemando.
Buone cose e grazie per l’ottima recensione
Ciao, grazie per aver segnalato l’errore. Dopo 10 anni che vivo all’estero ero sicuro sarebbe arrivato il giorno in cui avrei scritto un portoghesismo. Sto migliorando, ho ancora molta fisio da fare ma diciamo che sto al 95%. Spero tu possa gustarti l’album quanto me lo sono goduto nelle ultime tre settimane. Cordialmente.