KERRIGAN – Bloodmoon

Titolo: Bloodmoon
Autore: Kerrigan
Nazione: Germania
Genere: Heavy Metal
Anno: 2023
Etichetta: High Roller Records

Formazione:

Jonas W. – voce, chitarra
Bruno S. – chitarra, basso
Jonathan Döring – batteria (session)


Tracce:

01. Eternal Fire
02. Bloodmoon
03. Against The Westwind
04. Forces Of Night
05. Hold The Banner
06. Child Of Sin
07. Pull The Trigger
08. Mesmerizer


Voto del redattore HMW: 7/10
Voto dei lettori: 7.0/10
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Qualche anno fa, i tedeschi Kerrigan raccolsero ottimi riscontri attraverso il demo digitale “Heavy Metal 2020”, successivamente pubblicato in cassetta e vinile – entrambi in tiratura limitata – dall’etichetta loro conterranea Fucking Kill Records: oltre a quelle di molti appassionati delle sonorità tradizionali, il gruppo attirò anche le attenzioni di High Roller Records che, nei primi giorni d’autunno, ne pubblica il primo album “Bloodmoon” in CD, vinile e cassetta.

Pur senza entusiasmarmi, i tre brani originali (a cui va aggiunta una cover di “Rest In Peace” dei Wolf) contenuti nel demo mi avevano donato buone impressioni, e devo dire di averle ritrovate pressochè intatte in questa nuova uscita: in “Bloodmoon” i Kerrigan inseriscono otto pezzi prevalentemente ispirati dalla NWOBHM, dove ai soliti Iron Maiden e Judas Priest (aggiungerei anche i Satan!) si affiancano gruppi meno noti come Trespass, Quartz, Fist ed i già citati Wolf. Tanta melodia, dinamismo ed energia modulate a seconda del tipo di impatto, una voce dall’impronta essenziale, qualche passaggio più oscuro e dagli intenti evocativi, oltre ad una registrazione vintage, contribuiscono a rendere piuttosto piacevole l’ascolto di un disco che sembra essere uscito da una capsula del tempo: i pezzi, sapientemente composti ed eseguiti, vanno a costituire una scaletta che offre gustosi episodi sonori come la lunga ma scorrevole “Mesmerizer” – la cui struttura variegata contiene un po’ tutti gli ingredienti della musica del gruppo di Friburgo – la titletrack “Bloodmoon”, caratterizzata da melodie particolarmente incisive.

Non mancano brani assestati su cadenze medie – “Against The Westwind” ed “Hold The Banner” – e neanche quelli veloci ed esplosivi come “Eternal Fire”, “Child Of Sin” e “Forces Of Night” che, personalmente, trovo siano le canzoni più riuscite dell’album insieme alla già citata “Mesmerizer”. In generale, “Bloodmoon” è un valido disco di heavy metal tradizionale, solido e divertente da ascoltare ma che non è riuscito ad entusiasmarmi: al netto di ciò, rimane comunque un buonissimo lavoro che gli appassionati delle sonorità britanniche degli eighties apprezzeranno sicuramente.

Pronti per un tuffo negli anni ottanta in compagnia dei Kerrigan?

 

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