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Bottomless è la creatura di Giorgio Trombino (Assumption, Shrieking Demons), David Lucido (Assumption, Shrieking Demons) e Sara Bianchin (Messa), quest’ultima recentemente sostituita da Laura Nardelli (ex Ponte Del Diavolo, attualmente negli Askesis) a causa dei suoi impegni cospicui con i Messa.
Dopo il debutto omonimo del 2021, i Bottomless hanno pubblicato il loro secondo lavoro lo scorso 25 agosto per Dying Victims Productions. The Banishing, questo è il titolo, è un’opera che trae la sua linfa vitale da un passato mai remoto: il risultato è un doom classico che prende ispirazione dalla tradizione heavy metal/hard rock anni ’70. Ritmiche cadenzate si intrecciano a un sound granitico e riff/solo melodici, si pensi al trittico “Let Them Burn”-“The Great Unknown”-“Stand In the Dimming Light” (quest’ultima dal ritornello indelebile), in contrasto e paradossale armonia con la voce enigmatica di Trombino e una produzione analogica a infondere misticismo.
I testi richiamano temi come la magia, la morte e la mestizia mentre la composizione riflette una raffinata maestria di contenuti. Inoltre The Banishing cela la sublime presenza di due pezzi lenti, ormai pietre miliari rare nel genere, ovvero la folk-onirica “Guardians Of Silence” e la zeppelliana “Drawn Into Yesterday”.
Personalmente, come peculiarità di quest’album ci ho visto una certa naturalezza da renderlo così diretto e piacevolmente fruibile, un’opera che nel vortice dei virtuosismi e delle sperimentazioni dell’era moderna, risuona come un fulmine a ciel sereno e porta alla ribalta la coscienza di gruppi del calibro di Black Sabbath, Candlemass e Trouble.