BLACKBIRD ANGELS – Solsorte

Titolo: Solsorte
Autore: Blackbird Angels
Nazione: Stati Uniti d'America
Genere: Hard Rock
Anno: 2023
Etichetta: Frontiers Records

Formazione:

Tracii Guns: chitarra
Todd Kerns: voce
Adam Hamilton: batteria


Tracce:

01. Shut Up (You Know I Love You)
02. Mine (All Mine)
03. Worth the Wait
04. Coming In Hot
05. On and On/Over and Over
06. Only Everything
07. Broken In Two
08. Better Than This
09. Unbroken
10. The Last Song
11. Scream Bloody Murder


Voto del redattore HMW: 7/10
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Ormai è diventata una moda creare nuove band, cercando fortuna per racimolare qualche spicciolo in più o per soddisfare delle voglie musicali bloccate dal gruppo principale di appartenenza. Insomma, dobbiamo abituarci ai tempi attuali e sperare che in questo groviglio di progetti rimanga spazio per nuove idee artistiche o a giovani band emergenti, che possano sostituire i giganti del metal ormai prossimi al pensionamento. Non me ne vogliano i Blackbird Angels capeggiati dal chitarrista Tracii Guns (LA Guns), dal cantante Todd Kerns (Slash, Heroes And Mosters) e dal batterista Adam Hamilton (ex LA Guns) che con l’album intitolato Solsorte, inaugurano l’ennesima band in cerca di attenzioni mediatiche ma il discorso vale pure per loro anche se la qualità del platter è veramente buona. Per le esibizioni dal vivo, oltre ai già citati artisti ci saranno Johnny Martin al basso e Sam Bam Koltun alla chitarra.

Todd Kerns: “Sono sempre stato un grande ammiratore di Tracii. Quando mi ha contattato per propormi questo progetto, eravamo ancora in preda alla pandemia e sentivo davvero il profondo bisogno di fare quanta più musica possibile mentre stavamo tutti affrontando un futuro così incerto. Il disco si è rivelato non solo un’esperienza catartica, ma è diventato anche la mia musica preferita di cui abbia mai fatto parte. È crudo, è reale e spacca. Sono davvero entusiasta che la gente lo ascolti”.

Questo è un album che affonda le sue radici quasi esclusivamente negli anni ’70, con influenze che vanno dai Bad Company, ai Journey e ai Led Zeppelin, ma ovviamente con una produzione e un mixaggio moderni. Il cantante e bassista Todd Kerns ha un grande talento dietro al microfono e lo si è visto con l’uscita recente nel debutto degli Heroes And Monsters, lanciati dalla nostrana Frontiers, che ha visto nell’artista un grande potenziale come vocalist. L’amicizia di questo terzetto è però alla base della riuscita di quest’album che corona il sogno di questi musicisti di fare finalmente qualcosa insieme.

Todd e io volevamo fare un disco da circa dieci anni ormai e finalmente ci siamo riusciti ed è tutto ciò che speravo”, dichiara Tracii Guns. “Con l’aggiunta di Adam Hamilton è pura magia”.

Il sound è un hard rock melodico con un finale decisamente più robusto nei riff e negli assoli di chitarra e influenzato un pò dal blues. Basta ascoltare le prime note del brano di apertura “Shut Up (You Know I Love You)”, per essere catapultati alle fondamenta del metal. Song anni ’70 dai toni sporchi, da riff chitarristici crudi e ruvidi, accompagnati da un’ugola potente e dalla grande personalità. La successiva e cadenzata, “Mine (All Mine)”, è più pesante grazie all’abilità di Adam dietro ai tamburi e di Tracii alla sei corde. Quest’ultimo trascina l’ascoltatore in una serie di riff contorti e prolungati sostenuti dalla voce fantastica di Todd. Merita pure la cupa “Worth The Wait”, che inizia con la chitarra acustica, crescendo corposamente in pochi secondi sviluppando un ritmo blues coinvolgente e melodico. Piace da subito l’avvolgente e magnetica, “On And On, Over And Over”, traccia settantiana di blues/rock dalle venature psichedeliche. È lenta, melodica, asciutta e passionale nel suono variegato della chitarra elettrica di Guns ma soprattutto molto emotiva nell’egregia interpretazione di Kerns. Il proseguo, nell’ultima parte della scaletta, è più duro già dalla quasi pumk “Only Everything”, dal massiccio e veloce groove, che non lascia né indifferenti e ne delusi. Sulla stessa scia ma con un tocco alla Zep Leppelin troviamo la ritmata e malinconica, “Broken In Two”, dove i Blackbird Angels continuano imperterriti con il loro rock and roll datato, genuino e senza compromessi. Con “Better Than This”, gli americani tirano il freno rallentando e mostrandoci il lato più oscuro e triste della band.  A parte il refrain vintage si sente un po’ la cupezza sonora del grunge novantiano degli Alice In Chains. Segnalo la profonda e melodicissima, “Unbroken”, un mid-tempo carino e gradevole nel ritornello messo in un contesto pesante e ammaliante per via anche delle armoniche corde vocali del singer statunitense e delle sdolcinate e intermittenti sei corde elettriche. La penultima, “The Last Song” è un’altra ballata carina ma niente di particolare che stona nel finale possente e coinvolgente dell’ultima parte dell’opera. L’ossessionante e melodica, “Scream Bloody Murder” è l’esempio lampante di ciò che si è udito fino ad ora, dimostrando ancora come Salsorte sia un disco di puro rock and roll eseguito divinamente e brillantemente. Non serve aggiungere altro perché occorre ascoltarlo e se possibile acquistarlo. Tracii Guns e Todd Kerns, sono due musicisti eccezionali e complementari che non inventano nulla e né tantomeno si preoccupano di proporre qualcosa di nuovo. Nonostante sia un progetto momentaneo con tutte le perplessità di queste iniziative modaiole, penso che questo gruppo, insieme a quello degli Heroes And Mosters meriti un continuo.

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