WITHIN TEMPTATION – Bleed Out

Titolo: Bleed Out
Autore: Within Temptation
Nazione: Olanda
Genere: Gothic Metal / Pop
Anno: 2023
Etichetta: Force Music Recordings/Bertus

Formazione:

Jeroen van Veen         Basso
Robert Westerholt      Chitarra
Sharon den Adel         Voce
Ruud Jolie       Chitarra
Martijn Spierenburg   Tastiere
Mike Coolen   Batteria
Stefan Helleblad     Chitarra


Tracce:
  1. We Go to War 04:19
  2. Bleed Out 04:30
  3. Wireless 04:41
  4. Worth Dying For 04:53
  5. Ritual 03:37
  6. Cyanide Love 04:04
  7. The Purge 04:16
  8. Don’t Pray for Me 03:41
  9. Shed My Skin 04:30
  10. Unbroken 05:08
  11. Entertain You 03:31

Voto del redattore HMW: 6,5/10
Voto dei lettori:
Ancora nessun voto. Vota adesso!
Please wait...

Visualizzazioni post:286

Questo nuovo lavoro dei Within Temptation è uno di quei casi in cui un recensore si trova di fronte a una serie di domande e di interrogativi, ma tutto converge ad un bivio.
Tale bivio consiste nella scelta (difficile) di dover decidere se spendere fiumi di parole a descrivere un lavoro oppure liquidare la cosa in pochi, concentrati e concisi concetti.

Cercherò di entrare nella seconda delle opzioni possibili, magari cercando di non essere eccessivamente stringato.

Che i nostri avessero virato su sonorità decisamente più commerciali, non è una novità recente. E’ da The Unforgiving che la percentuale di “pop” che compone le canzoni che ci propongono è ben superiore al 50 %.

E dopo Hydra, dopo Resist, dopo i problemi di depressione della cantante Sharon, alcuni EP e singoli rilasciati con calma tra il 2021 e il 2022 arriviamo al 2023, in cui viene pubblicato il lavoro completo Bleed Out.

Ora, trovarsi ancora oggi a fare paragoni con la carriera che fu dei nostri lo trovo sinceramente un esercizio di critica e vacua retorica. La questione principale risiede nella musica che i nostri propongono. E per valutarlo bisogna cercare di non cadere in tranelli di giudizio che facilmente ci si pongono davanti.

“E quindi?”

Quindi niente, questo è un lavoro di pop rock, con influenze metal (soprattutto nell’arrangiamento) perfettamente riuscito.
I nostri sono gente navigata e, di sicuro, hanno ben presente come costruire una canzone, i suoni e le melodie per un pezzo vincente.

“Si, però non è niente di che, niente di innovativo…”

Certo, però di gruppi che propongono prodotti veramente innovativi quanti ce ne sono? Si contano sulle dita di una mano oramai. Non siamo più negli anni ’80/’90.

“Vabbé, ma ora sono una band allo sbando!”

Francamente non ho questa impressione : mi sembrano musicisti con le idee ben chiare su cosa vogliano ottenere e dove vogliano andare.
E infatti trovo un disco compatto, ben scritto, ben arrangiato, ben suonato, ottimamente prodotto (e ci mancherebbero tutte queste cose a questo livello, ma non lo do mai per scontato).
Un disco di pop rock. Perché è quello che suonano i Within Temptation oggi (è bene ricordarlo).

“Ok, ma in conclusione?”

In conclusione, questo è il classico lavoro che è da giudicare sulla base dei gusti personali di chi lo ascolterà. Che poi è anche una delle pochissime cose che contano.
Per esempio, il parere di chi scrive è che The Unforgiving è superiore a Hydra, il quale è inferiore a Resist, nonostante quest’ultimo sia peggio del primo. Ma di sicuro c’è qualcuno che la pensa al contrario e altri che saranno d’accordo. Il punto è che la proposta è, più o meno, sempre quella. Pertanto prosopopee sui dettagli lasciano il tempo che trovano.

Questo Bleed Out è un buon lavoro, forse “a stampino” rispetto a quanto prodotto in passato, però è comunque piacevole e ben fatto.
Di sicuro fatico a dirvi che è un brutto album. Ci sono sicuramente pezzi più riusciti di altri, c’è una certa dinamica, ci sono differenze stilistiche, differenze di tempo e melodie variegate. Ma ho trovato inutile soffermarmici.

A voi di stabilire se è solo buono, ottimo oppure anche una ciofeca pazzesca.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.