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LOUD AND PROUD FEST 2023 – Legend Club, Milano (22/10/2023)
Il giorno del festival 2023 di Loud And Proud è finalmente arrivato!!!
Come potremmo mancare, noi di HMW, a questo evento? Non solo per le band presenti ma, soprattutto, per l’amicizia e la passione comune che ci lega a L&P; non è una webzine concorrente bensì un compagno di avventure in questo enorme mondo musicale.
Con questo spirito insieme al prode Daniel abbandoniamo le terre nebbiose per dirigerci verso il Legend Club di Milano, certi di trovare un sacco di bella gentaglia ad accoglierci. La serata promette band validissime del Bel Paese come Beriedir, Dark Ages e Noveria, ma il piatto forte della serata sono sicuramente gli Elegy. Da troppo tempo mancano dall’Italia, ma con la reunion di qualche tempo fa, finalmente potremo rivederli dal vivo.
Non è prestissimo quando raggiungiamo il locale, le luci si sono appena spente e sul palco sono saliti i Beriedir. La band di Bergamo ha pubblicato il disco “Aqva” nel Gennaio del 2022, dieci brani di power metal mescolato con del prog nel classico stile italiano. Melodie e voce cristallina, assoli fulminei, inserti di tastiere e parti intricate seguite da cavalcate power metal. L’esibizione viene resa difficoltosa da un suono non particolarmente lineare e pulito, soprattutto vicino al palco (cosa che sarà la costante per tutta la serata) ma riusciamo lo stesso ad apprezzare i brani proposti. Molto particolare l’abbigliamento bianco ed un filo vintage, un contorno che li rende credo unici tra le band del settore, e la presenza della keytar in mano al cantante per le parti di tastiera in alcuni brani. Ottimo gruppo che vale la pena assolutamente di valorizzare.
Cambio palco (nel frattempo birretta e chiacchere con i presenti) ed è il turno dei Dark Ages. Si passa ad una formazione decisamente più progressiva e complessa e con brani lunghi, i veronesi hanno pubblicato il disco Between Us da circa un anno e vengono portati quindi quattro brani. Mentre “Pristine Eyes” o “The Villain King” (con cui chiuderanno l’esibizione) sono pezzi più diretti forse stupisce l’inserimento in scaletta della lunga “There Is No End” con i suoi dodici minuti. Una band che attinge dal passato con un’attitudine moderna (chi dice che il prog suona vecchio???), capaci di far muovere il pubblico sotto il palco nonostante la complessità e particolarità dei pezzi. Anche loro credo si possano apprezzare maggiormente in una serata dedicata, ma riescono in ogni caso a rapire i presenti. Bravissimi.
Tocca quindi ai Noveria, autori di un progressive metal dai colori decisamente più moderni (sonorità che avvicinano a Symphony X del periodo “V”) e con un disco, The Gates Of The Underworld, uscito per Scarlet Records pochissimo tempo fa. La band vanta musicisti di spessore capaci di sfoderare riff pesanti e tecnicismi esagerati. Un turbinio di note che riesce a trovare una dimensione in brani come “Origins” o “Overlord”, questa davvero devastante dal vivo. La voce di Francesco riesce a coordinare le unicità di questa band creando melodie che sostengono una scrittura dei brani che, alla lunga, diventerebbero difficili da seguire. Davvero una grande esibizione, per una band che dovremo seguire e valorizzare maggiormente sul suolo italico.
Non resta che una band, quella che aspettiamo da 25 anni. Tanti sono passati da quando gli Elegy sono saliti su un palco dalle nostre parti. Per non perdere l’allenamento sfruttiamo il tempo di preparazione del palco per altre birrette e chiacchere (immancabili). Il Legend è ormai pieno, molti sono arrivati solo per loro (e direi che si sono persi delle ottime band) e l’emozione è esagerata. Per chi scrive gli Elegy sono una delle band fondamentali, quelle dei primi ascolti e che, dopo tanti anni, ancora riescono a stupire. Sembra che invece non si debba iniziare, appena dopo l’intro “Equinox” problemi tecnici e quindi il buon Ian deve intrattenere un attimo il pubblico. Sistemazioni sul palco (credo con la sincronizzazione delle basi) e quindi si può finalmente inziare…e diventa tutto meraviglioso.
Il primo brano è “Trust” da quello spettacolare “State Of Mind”, i ragazzi sembrano divertirsi e noi ad ascoltare ancora di più. Che voce, che classe, che tecnica chitarristica, che sound (nonostante tutti i problemini), che band. Salti nel remoto passato con “The Grand Change” per ritornare a “Visual Vortex”. Non male l’inserimento dei bei pezzi strumentali come “1998” o ” Alla Systems Go” dove gli Elegy mostrano di esser ancora dei fenomeni e certo, può prender fiato il cantante; ma ne ha davvero bisogno? Il ragazzo classe 1960 non cala un attimo d’intensità, “Spirits” con le sue note altissime o “Frenzy”. Immancabili per completare la serata “Manifestation Of Fear”, “I’m No Fool” e l’ultima (grandiosa) “State Of Mind”.
Troppe parole ma allo stesso tempo si resta senza di fronte a questi grandissimi Elegy. Una reunion decisamente apprezzata e che, si spera, potrà darci altra Musica. Perchè questa cosa salta fuori dopo la loro esibizione: questi sapevano far Musica. Canzoni che restano nella testa dopo 30 anni non sono un caso, dischi che si ascoltano ancora oggi non sono un caso: gli Elegy sono patrimonio universale della Musica.
Per concludere ringraziamo ancora una volta gli amici di Loud And Proud per questo festival, e per aver permesso a dei “vecchi metallari quarantenni” di sorridere ancora una volta. Attendiamo con ansia di conoscere le band del prossimo fest!!!