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Recensione scritta da Fabio Perf.
Nuovo album, nuovo logo e (soprattutto) nuova etichetta per il ritorno dei finlandesi Satan’s Fall, che passano da High Roller alla prestigiosa SPV, per questo secondo album di inediti. A livello di stile i ragazzi scandinavi non cambiano praticamente nulla rispetto al disco d’esordio Final Day (2020), con il loro heavy metal di vecchia scuola condito da una lieve spruzzata di power teutonico e Class Metal. Potremmo, in qualche frangente, accostarli ai “cugini” svedesi Air Raid.
Come detto, i Satan’s Fall mantengono inalterate le loro caratteristiche: ritmi piuttosto sostenuti (senza però esagerare), ritornelli immediatamente riconoscibili e orecchiabili, con le due chitarre che dettano legge sia in fase ritmica che solista, senza mai trascurare l’impatto melodico. La voce ruvida del cantante Miika Kokko è sicuramente un altro elemento distintivo dei Nostri.
Gli otto brani di Destination Destruction scorrono via veloci, senza intoppi, e i Satan’s Fall giocano sul sicuro dapprima puntando sull’esplosività e l’impatto (“Lead The Way”, “Afterglow”), poi rallentando i ritmi (“Monster’s Ball”, “Dark Star”), dando così una certa dinamicità al disco. I due chitarristi Ville Koskinen e Tomi Mäenpää hanno indubbiamente un ruolo di primo piano grazie ai loro intrecci melodici che mettono oltremodo in mostra una buona tecnica.
In definitiva ci troviamo di fronte a un album più che discreto, che si ascolta piacevolmente ma non sicuramente un acquisto obbligato, più che altro consigliato agli amanti del metal tradizionale che strizza l’occhio alla melodia e all’immediatezza del class metal.
Nota a margine: Destination Destruction presenta ben due bonus track che non aggiungono né tolgono nulla al disco: “Es Wird Viel Passieren”, brano tratto dal un serial tedesco, e “Go Go Power Rangers”, sigla del celeberrimo telefilm in versione metal (di cui, onestamente, non sentivamo il bisogno).