Visualizzazioni post:397
Abbiamo avuto l’esclusiva intervista con gli Electric Guitars, Søren Andersen & Mika Vandborg, un duo di virtuosi della chitarra e grandi amici che stanno portando il loro rock nelle sale di Copenhagen.
Søren è il chitarrista di Glenn Hughes (Deep Purple), Kick the Kangaroo, produttore presso i Medley Studios, scrittore, solista, ambasciatore per TC-Electronics e Yamaha Guitars; vanta collaborazioni con artisti come Chad Smith (Red Hot Chili Peppers), Tommy Aldrige (Ozzy Osbourne, Gary Moore), Billy Sheehan (Mr. Big) e Mike Tramp (White Lion).
Mika è il chitarrista di Gnags, Love Shop, Claus Hempler, Kasper Winding, Ida Nielsen e Dicte, oltre a essere solista e scrittore di canzoni.
Abbiamo partecipato ai loro concerti e li abbiamo intervistati per HevyMetalWebzine.it, discutendo dei loro attuali progetti e della loro amicizia.
L’intervista
Piove, c’è un vento gelido è impossibile non rimanerne miserabilmente inzuppato. Arranco contro il vento in bicicletta tra le strade della periferia nord di Copenhagen. Entro nel quartiere industriale e cerco tra le casette della sede di una compagnia logistica la piccola stanza in cui si stanno svolgendo le prove per il tour degli Electric Guitars.
Arrivo per la pausa pranzo; il gruppo sta riponendo gli strumenti, e mi viene offerto del caffè caldo: cazzo si!
Dopo aver sconfitto l’ipotermia, sono pronto a sedermi con Mika e Søren per la nostra intervista.
L’intervista completa è disponibile sul nostro canale YouTube.
Di seguito, proponiamo un breakdown con note delle parti principali.
I protagonisti
Søren
Rompiamo il ghiaccio allacciandoci al recente incontro di Søren con il nostro inviato Davide a Copenhell 2023, la famosa intervista ubriaca menzionata a 0:40 del video.
Tra gli artisti menzionati in questa intervista troviamo, inisieme. Clutch, Def Leppard e Metallica anche i Danesi Night Fever che abbiamo intervistato a questo LINK. Questo gruppo ha recentemente rilasciato il second singolo Lone Wolf e ci si aspetta il nuovo album tra Gennaio e Febbraio 2024, da non perdere!
Søren è tornato da pochi giorni da un grandissimo tour in Europa e America con il mito Glenn Hughes dei Deep Purple per l’anniversario dei 50 anni del leggendario album “Stormbringer“.
In questo tour, Søren ha calzato le grosse scarpe di Ritchie Blackmore, ma non si è tirato indietro quando gli è stato chiesto di far brillare la sua tecnica giocando negli assoli con la parte bassa del manico della sua Fender (minuto 18:30).
Mika
È il momento di scaldare il motore di Mika (3:00) parlando del suo recente tour solista e con i Love Shop.
Love Shop è un gruppo pop molto famoso in Danimarca dopo aver vinto un Grammy Danese negli anni ‘90, ed è tornato nel 2023 con un nuovo Album, “Blues Europa” (2023). Questo album mantiene un suono introspettivo e blues, creando un tappeto perfetto per le capacità compositive del frontman Jens Unmack.
Questo tour è stato un grande successo, 7 date sold-out solo a Copenhagen e recensioni entusiaste; siamo andati alla loro terza data.
Il concerto ha sfruttato l’atmosfera intima della raccolta sala in stile retro di Hotel Cecíl per immergere il pubblico in un’atmosfera magica e sognante. La chitarra e la presenza scenica di Mika si sono integrate perfettamente a questo mood, e al minuto 18:15 abbiamo chiesto a lui di commentare le sue sensazioni.
Søren e Mika, gli Electric Guitars
Arriviamo al cuore di questo duo presentando il loro progetto Electric Guitars, di cui parleremo dal minuto 20:50. Oggi, Søren e Mika stanno facendo le prove per il tour del decennale della band, e ci hanno invitato ad assistere al loro rehearsal (minuto 38.80).
Nell’ora successiva in cui li ho potuti ascoltare, la band ha provato la scaletta 2-3 pezzi per volta, lavorando sugli attacchi tra le canzoni e i ritocchi finali, focalizzandosi sul sincronismo e limitando i cambi di chitarra e melodia.
Ovviamente, siamo stati anche al concerto degli Electric Guitars il 5 dicembre 2023, ad un AmagerBio vicino al sold-out. Come per i Love Shop, questo concerto ha ricevuto pieni voti dalla critica locale e una notevole risposta di pubblico.
Søren è il solito animale da palco scenico che abbiamo visto con Glenn Hughes, ma Mika era trasformato rispetto ai Love Shop ed al suo progetto solista. Una pedaliera piena fino all’ultimo slot, una sconsiderata collezione di Gibson, uniforme in stile napoleonico con stivali alti. Trasuda adrenalina, canta e suona con confidenza e non perde un minuto per mostrare come si tratta una chitarra elettrica.
L’acquasanta dei Love Shop ora sa di acquavite.
Søren si diletta cambiando chitarre Fender e Gibson come calzini, ma il momento più speciale è quando entrambi imbracciano le loro vecchie (e malandate) Stratocaster con cui hanno iniziato a suonare da ragazzini per intonare “Baby I love you”, una delle loro prime canzoni. Mika passa in rassegna le sue amate Gibson, tradendole solo per questa canzone e la sorpresa finale.
Una canzone molto particolare ed inaspettata in questo live è “The Thinner The Eyebrow The Crazier The Woman”. Questa canzone cantata dal vivo lascia intravedere la capacità di Mika come cantastorie creando un anello di congiunzione con la sua carriera solista di cui parliamo al minuto 11:30.
Annunciano un ospite per suonare “Headless Chicken”, una canzone cantata per loro da Jesper Binzer dei Disneyland After Dark; nessuno dei due chitarristi ha la voce per questo pezzo. Sul palco c’è Michael Bastholm, l’indimenticabile voce degli Artillery, sfrontato e rock, tira fuori una voce rasposa e sporca che infonde Trash Metal nell’hard rock degli Electric Guitars.
Siamo allo stacco finale, Mika e Søren abbandonano il pudore musicale e imbracciano due doppie chitarre Santana. Fanno del loro peggio sgretolando la stima nei novelli chitarristi. Come bambini al parco giochi fanno gara fino all’ultimo assolo, i maestri della chitarra non si trattengono più. Maniaci.
Se siete amanti della chitarra, prenotate un volo e un biglietto per gli Electric Guitars; ne uscirete con la bava alla bocca!
Il concerto si chiude con la canzone di Natale degli Electric Guitars, e noi facciamo lo stesso:
Guilty Pleasures: il progetto solista di Søren Andersen
Torniamo all’intervista, il primo album selezionato da HevyMetalWebzine.it è “Guilty Pleasures” di Søren Andersen (4:45). Americanissimo nella forma e nei contenuti (2019, etichetta: Target Group) viene spesso passato per un tributo a Joe Satriani e Steve Vai per lo stile LA rock, ma questo disco è molto di più.
Come ci viene raccontato, è frutto di anni di sperimentazioni per TC-Electronics, condensate e incise in un album unico e sperimentale, sia per le tecniche che per gli apparati utilizzati. Questo album è anche lo showcase dell’impegno di Søren come sviluppatore di prodotti e produttore indipendente.
Molto della vita del chitarrista è intriso in queste tracce: la passione per i miti della chitarra durante la sua formazione, il sogno americano, l’essere ragazzo negli anni ’80 e ’90.
“Skybar” è sfrontata nell’integrare suoni synth-pop alla chitarra virtuosa. “Beirut”, forse la mia preferita, porta la world-music alle tastiere dei Depeche Mode simulate con la chitarra di Søren. La bellissima ballata “Satori” vi viene spiegata da Søren stesso, non servano altre parole.
Se qualche appassionato di chitarra elettrica leggerà questo pezzo e ascolterà questo disco, per favore lasciate un commento sulle peculiarità tecniche che nella mia mediocrità musicale non riesco a scorgere, ve ne sarò grato.
Den Evige Toer: il progetto solista di Mika Vandborg
Passiamo la palla a Mika (11:30) con il suo secondo album da solista “Den Evige Toer” (2023).
Questo album mi ha fatto impazzire, introvabile e a mio parere migliore del precedente “Den Danske” (2022, già alla seconda ristampa). Alla fine ho dovuto chiamare Mika per farmi portare una sua copia, ci ha promesso che ne stamperà ancora.
Come il precedente album, è in danese e suonato con chitarra acustica, una novità per uno dei migliori chitarristi del paese. Ma la cosa che mi ha più colpito è la nuova veste di Mika come cantastorie.
L’espressività della voce ad accompagnare testi da cantautore è 100% Mika, ne abbiamo avuto un assaggio negli Electric Guitars in canzoni come “The Thinner The Eyebrow The Crazier The Woman“, ma ora il suo canto e scrittura sono incontaminati e solo supportati dalla melodia.
Nei suoni può ricordare i trascorsi di Mika con Gnags, Love Shop e Claus Hempler; ma il mood spensierato e sincero è assolutamente personale, unico.
Vi ricordate delle Faroe e dei bar fumosi tra birre e Fernet? Questi bar in Danimarca si chiamano Bodega e risuonano ancora di questo mood vecchio stile: un biliardo, un jukebox, il fumo di tante sigarette, bottiglie di birra servite con il vuoto a rendere e i soliti vecchi clienti che da sempre spendono qui tutte le loro sere. Il rock danese anni ’70-’80 suona ancora con i Gasolin’, ininterrottamente.
Basta far partire questo album e sento la stessa avvolgente sensazione. Dopo questa intervista, ne comprendo il perché; Mika ha lasciato che i testi fossero spontanei e naturali, come fuori dalla sua mente. La sua identità danese risuona pura e incontaminata da artefatti e post-produzioni.
Ascoltarlo è immergersi nella Danimarca più tradizionale, quella fuori dalla via dei negozi, nelle stradine dei vecchi quartieri popolari.
Rock´n´Roll Radio: l’amicizia tra Mika & Søren
Passiamo ora a uno degli album del duo Electric Guitars, “Rock´n´Roll Radio” (2017), al minuto 20:50.
Prodotto da Jacob Cobber Binzer dei D-A-D (Disneyland After Dark, produttore) e con la partecipazione del fratello Jesper (D-A-D, solista). Questo potrebbe essere il primo album a dimostrare il salto di qualità del duo con un lavoro estremamente coeso.
Molte delle sue canzoni sono diventate tra le preferite dai fan, inclusi brani come: “Rock´n´Roll Radio”, “False Flag Operation”, “Headless Chicken” e “Swagman”, forse la più irriverente. La traccia “Lucy Glow” ha ottenuto un notevole successo nelle radio indipendenti del paese ed è forse una delle più “pulite” nel loro repertorio.
Nonostante ciò, questo è un lavoro passionale, quasi underground. A differenza della traccia “Hero of Mine” dell’album “Electric Guitar” (2013), raccontata al minuto 35:00, che vanta il contributo dei più grandi chitarristi danesi (Per Møller, Poul Halberg , Billy Cross, Jacob Binzer, Tim Christensen, Franz Beckerlee, Uffe Steen , Jens Runge, Aske Jacoby) attirando l’attenzione dei media; Rock’n’Roll radio rimane fedele al rock degli Electric Guitars, senza altri effetti speciali.
Pertanto, per noi, è stato il trampolino di lancio perfetto per parlare della loro amicizia ultra-trentennale e della passione per la chitarra che li unisce (minuto 24:00).
Tra altri gli artisti locali menzionati in questo segmento troviamo Sanne Salmonsen, Franz Beckerlee storica chitarra dei Gasolin’ (i “Beatles” danesi), Tim Christensen (Dizzy Mizz Lizzy, solista) e il supergruppo delle leggende del rock psichedelico danese Dream City (aka Dream City Burning, Claus Pedersen, Peter Ingemann, Søren Berlev batterista dei Gasolin’). Non dimentichiamo Kick the Kangaroo, il primo gruppo pop di successo in cui ha suonato Søren.
Dal minuto 28:00 in poi, il palcoscenico è tutto loro, e lasciamo che il discorso si sviluppi in modo naturale. Parliamo delle loro idee, influenze e consigli per il nuovo “guitar hero” che sta apprendendo a suonare una Stratocaster.
Dimenticatevi della televisione, delle radio commerciali e di tutto il resto. La musica è nelle dita, e la gente se ne accorge quando ascolta qualcosa di grandioso!