JOB FOR A COWBOY – Moon Healer

Titolo: Moon Healer
Autore: Job For a Cowboy
Nazione: Stati Uniti D'America
Genere: Progressive Death metal
Anno: 2024
Etichetta: Metal Blade Records

Formazione:

Jonny Davy – Voce
Al Glassman – Chitarra ritmica
Tony Sannicandro – Chitarra solista
Nick Schendzielos – Basso
Navene Koperweis – Batteria


Tracce:

01. Beyond the Chemical Doorway (4:10)
02. Etched in Oblivion (4:14)
03. Grinding Wheels of Ophanim (5:53)
04. The Sun Gave Me Ashes So I Sought Out the Moon (4:04)
05. Into the Crystalline Crypts (4:22)
06. A Sorrow-Filled Moon (5:38)
07. The Agony Seeping Storm (4:11)
08. The Forever Rot (6:41)


Voto del redattore HMW: 7,5/10
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Continuano a uscire imperterrite nuove opere da parte di gruppi musicali rinchiusisi in lunghi silenzi. Oggi è la volta degli estremi, sotto ogni punto di vista, Job for a Cowboy con il nuovissimo Moon Healer finalmente giunto alle stampe a più di 9 anni di distanza dall’ultimo Sun Eater.

Tematicamente, Moon Healer si colloca nella scia del suo predecessore il cui protagonista cerca di indagare l’essenza del tutto come un novello Faust, eliminando la componente diabolica del famoso patto con Mefistofele e rimpiazzandola con il pretesto dell’alchimia. Attraverso l’uso di sostanze psicotrope, il personaggio che viene delineato nelle 8 distruttive canzoni del disco, esplora i recessi della mente e dell’universo, affrontando anche la dottrina dello gnosticismo in “Beyond The Chemical Doorway” e osservando la vera dimensione concettuale dei cosiddetti Angeli Biblici in The Grinding Wheels Of Ophanim”, . Se credete che gli angeli di Nostro Signore siano dei simpatici e paffutelli putti come il Rinascimento dipinge, vuol dire che vi siete persi alcuni passaggi del Vecchio Testamento, fonte eccelsa da cui pescare per terrorizzare a vita chiunque contempli l’ebraismo e il primo cristianesimo come un insieme di gioiosi racconti d’amore… Indagare per credere!

Come da tradizione metallara che si rispetti, le tematiche affrontate sono grandemente collegate con l’opera del Solitario di Providence e del mastro satanista per eccellenza, Sir Alester Crowley e si percepisce la complicatezza che contraddistingue le filosofie dei due autori in questione proprio attraverso la fase strumentale. Rispetto alle opere precedenti, il livello di strutturazione dei brani aumenta ulteriormente, perdendo – vagamente – di velocità ma acquistando molta originalità e ampiezza di respiro, staccandosi da alcuni spunti legati ad un riffing particolarmente tagliente che iniziava forse a rassomigliarsi.

D’altronde i primi quattro album conditi da due ulteriori  EP pubblicati nel giro di sette anni non potevano consentire di sperimentare, asserzione da prendere con le pinze giacché stiamo ovviamente parlando di una band Progressive Death metal tra le più talentuose in circolazione, in maniera tranquilla e maggiormente ragionata. Subentrano oggi maggiori episodi di atmosfera dettati da rallentamenti frequenti e cambi di dinamica, con inserimenti di dissonanze e arpeggi cupi ed eterei.

Sotto questo punto di vista diventa davvero complesso tentare di esplicare a parole il contenuto di Moon Healer a causa della sua natura arzigogolata e cangiante, ma di sicuro si può lasciare intendere che l’ascolto non sarà una passeggiata e che serviranno parecchi ascolti per cogliere appieno tutte le caratteristiche che rendono questo disco un prodotto di alto livello. La voce sbraitante di Jonny Davy da sola può fare il successo del disco per la caratterizzazione che impone alle strumentali dei compagni, giocando con i tempi e accostandosi in maniera poliedrica ai testi visionari da lui partoriti.

Ottima la produzione di Jason Suecof, in grado di far risaltare le chitarre di Al Glassman, con il compito di delineare il riffing e Tony Sannicandro, addetto ai soli e alle linee melodiche in maniera equilibrata e fare uscire bene dal mixer i virtuosismi della coppia ritmica Nick Schendzielos al basso, autore di linee incredibilmente originali e Navene Koperweis alla batteria, macchina da dinamiche di tutto rispetto.

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