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Li avevamo lasciati quattro anni fa con il più che buono Dawn Of The Damne, per trovarli ora con questa ultima fatica, In The Twilight Grey. I Necrophobic, maestri del death/black metal svedese, tornano con un disco decisamente riuscito, pur senza cambiare praticamente nulla di quanto realizzato con le due pubblicazioni precedenti.
Il gruppo scandinavo infatti condensa in dieci tracce e quasi un’ora di musica i classici canoni a cui ci ha abituati nel corso degli anni. La ricetta dei Necrophobic è ancora la seguente: tanta oscurità, una giusta dose di violenza iconoclasta, blast beat e voci velenose, spezzati da qualche rallentamento per dare pesantezza e atmosfera. Last but not least, parecchia melodia, sempre tetra e funerea, si intende; l’introduzione basso-chitarra di “Grace Of The Past” è un ottimo preludio all’assalto blasfemo degli svedesi, mentre “Mirrors Of A Thousand Lakes” uè n’epica sfuriata black metal impreziosita da un pregevole e raffinato assolo, seguita dall’altrettanto riuscita “Cast In Stone”, dove la violenza viene mitigata da un classico rallentamento costruito attorno a cupe armonizzazioni.
In generale, tutto il disco si attesta su un livello decisamente buono, pur trasmettendoci diverse sensazioni di già sentito nel corso del suo minutaggio (e non potrebbe essere altrimenti, data la vasta discografia dei nostri).
Forse gli svedesi hanno raccolto meno di altri loro colleghi della stessa generazione, ma anche quest’ultimo In The Twilight Grey si rivela una garanzia per gli amanti del genere. Promosso.