LORD OF THE LOST + THE RAVEN AGE + BLITZ UNION


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Blitz Union + The Raven Age + Lord of the Lost
EVENTO: 15 Years of Lord of the Lost Tour 2024
LUOGO: Live Club, Trezzo sull’Adda
DATA: 24-03-2024

 

Domenica 24 marzo al Live Music Club di Trezzo sull’Adda (Milano) abbiamo avuto l’occasione di partecipare alla grande festa organizzata dai tedeschi Lord of the Lost per celebrare i loro 15 anni di carriera in continua evoluzione. Per la loro unica data italiana prevista dal tour commemorativo ad accompagnarli abbiamo trovato i Blitz Union e i The Raven Age.

 

Precisi e puntuali alle 19:30 salgono sul palco i Blitz Union, industrial metal con un pizzico di elettronica direttamente dalla Repubblica Ceca. La stampa li ha audacemente definiti i “nuovi Rammstein della Gen Z” e non ha tutti i torti: mescolano bene i ritmi semplici, cadenzati e pesanti dello stesso genere a elementi più orecchiabili e ballabili. Così il quartetto riesce ben presto a sciogliere il pubblico presente, già ben disposto, che salta volentieri a ritmo di musica seguendo il cantante Mark Blitz sui cori a pugni alti. La proposta musicale e scenografica è chiaramente portavoce di messaggi sociali e politici importanti per la generazione a cui questi giovani musicisti appartengono, i quali hanno quindi assunto un compito di propaganda artistica che non prendono alla leggera, dimostrando di saper tenere il palco con decisione e risolutezza. Un’eccellente prova superata per questi ragazzi che ci hanno dato un’ottima impressione, un’esperienza concreta che riesce a lasciare il segno.

 

 

 

Scaletta Blitz Union:
Get Up
Money Crazy World
Revolution
Blitzcoin
Hotel India Victoria
Freak Anthem
Plastic
Deleted

 

Il locale ancora non si è ancora riempito del tutto; non ci aspettavamo il tutto esaurito, ma per essere domenica sera in effetti avremmo immaginato più affluenza, visto la risonanza avuta in Europa dai Lord of the Lost durante il corso dell’ultimo anno. La cosa non sembra comunque preoccupare i The Raven Age che irrompono sul palco per somministrare ai presenti i loro pezzi senza perdersi in troppe chiacchiere. Prorompenti e appassionati, dimostrano la competenza scenica tipica di chi è già ben rodato su strada. Il genere è facilmente apprezzabile, anche se si discosta dall’andamento generale della serata, ma complice una buona porzione di pubblico che chiaramente li conosce, alla fine ci siamo tutti fatti trasportare gradevolmente fino alla fine dell’esibizione.

Scaletta The Raven Age:
Changing of the Guard
Parasite
Essence of Time
Forgive & Forget
Seventh Heaven
Angel in Disgrace
Serpents Tongue
Fleur de Lis

 

Ed ecco i Lord of the Lost entrare in scena, finalmente calcando un palco delle dimensioni adatte al loro talento e strutturato perfettamente ad accogliere le loro personalità ed eccentricità. E’ doveroso precisare che la band non si trova al suo solito assetto. Innanzitutto il nuovo chitarrista Benjamin “Benji“ Mundigler milita all’interno della formazione da pochi mesi, anche se si tratta di una conoscenza di lunga data del gruppo. In secondo luogo (e ben più impattante sull’esecuzione live), il batterista ufficiale Niklas Kahl è stato costretto ad abbandonare il tour pochi giorni prima della partenza a causa di problemi di salute ed è stato sostituito in corsa da Jörn Schwarzburger, al quale è doveroso fare un plauso più volte durante il corso della serata per l’incredibile professionalità e prontezza dimostrati, affrontando ogni brano senza batter ciglio, soltanto guardando qualche appunto scarabocchiato su un blocco note. In occasione del tour per l’anniversario dei 15 anni i Lord of the Lost hanno scelto di ripercorrere la loro carriera in ordine cronologico, offrendo al pubblico una succulenta selezione di ben 24 brani per quasi due ore di spettacolo.

 

L’apertura delle danze tocca a “Till Death Us Do Part” e notiamo subito che, visto che stasera siamo soltanto alla terza data del tour, tutti sono freschi e in formissima. Mentre i pezzi in lista scorrono velocemente e ripercorriamo il corso del tempo, tra un pezzo e l’altro il cantante Chris Harms non perde l’occasione di comunicare al pubblico italiano tutto il suo affetto, per spiegare quanto sia sorpreso e felice di potersi esibire in un locale così grande come il Live Club davanti a tante persone, fermandosi a ricordare le precedenti esperienze italiane meno fortunate (la prima a Bologna, in occasione del concerto degli Iron Maiden infine mai tenutosi a causa del maltempo, la seconda al Legend Club di Milano, in un locale decisamente più piccolo e durante una serata fredda e molto piovosa). I membri della band cercano continuamente di mantenere il contatto con il pubblico, rendendo l’esibizione il più personale possibile e riescono bene nell’intento, dato che i presenti rispondono calorosamente, specialmente quando Chris scende dal palco per affrontare direttamente le prime file e godersi il bagno di folla. Non sono ovviamente mancati i brani di punta quali “Lorely”, “Die Tomorrow” o “Six Feet Underground” cantati a squarciagola da tutti, ma abbiamo avuto anche il piacere di ascoltare pezzi meno celebri come “Heart for Sale” e “Raining Stars”, che hanno reso la scaletta interessante e inaspettata. Pure i migliori non sono salvi dal subire imprevisti e infatti a un certo punto il gruppo se la deve vedere con un problema tecnico di Gared Dirge, anche se prontamente Chris salva capra e cavoli, riempiendo il momento di vuoto con l’esibizione solista di “Lighthouse” in versione acustica. La parte finale dello spettacolo è dedicata quindi agli ultimi successi dei Lord of the Lost, che dopo la famosa “Blood & Glitter” trasformano il locale in una sala da ballo attaccando diverse cover pop tratte dall’ultimo disco “Weapons of Mass Seduction” quali “Shock to the System” di Billy Idol e “Bad Romance” di Lady Gaga. Chiusura doverosa con “One Last Song”.

Scaletta Lord of the Lost:
Till Death Us Do Part
Last Words
Sex on Legs
Seven Days of Anavrin
Live Today
Heart for Sale
Die Tomorrow
Go to Hell
Six Feet Underground
We’re All Created Evil
In Silence
Raining Stars
Lorely
Forevermore
Be Still and Know
Euphoria
Lighthouse (Acoustic)
For They Know Not What They Do
The Future of a Past Life
Blood & Glitter
Shock to the System (Billy Idol cover)
Unstoppable (Sia cover)
Bad Romance (Lady Gaga cover)
One Last Song

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