ALPHA LIRÆ – ALPHA LIRÆ

Titolo: ALPHA LIRÆ
Autore: ALPHA LIRÆ
Nazione: Inghilterra
Genere: Melodic Doom Death metal
Anno: 2024
Etichetta: autoprodotto

Formazione:

Guido Jeri: Tutti gli strumenti


Tracce:

1. Criterion (7:59)
2. October Lux (5:19)
3. Alpha Lyrae (9:36)
4. Pillars of Wisdom (interlude) (1:35)
5. H.I. (9:55)
6. Deus In Te (8:06)
Durata Totale: 41:10


Voto del redattore HMW: 7,5/10
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Visualizzazioni post:368

Qual è il senso della vita? Cosa spinge una persona a svegliarsi ogni giorno al mattino e solcare i mari di cemento che tappezzano le nostre strade per recarsi in anfratti che spesso risultano soltanto simulacri di un dovere vano ed eternamente riproposto a guisa di indistruttibile catena?

Speranza e paura, amore e odio sono ciò che animano lo spirito di chi vive, ma se queste passioni non riescono a concretizzarsi nello sforzo vitale atto a rivolgerle positivamente nei confronti di chi ci vuole bene, risultano soltanto passioni sterili. Amare è l’obiettivo della vita e creare una vita con chi si ama, la massima espressione artistica dell’umanità.

Chissà se il bravo Guido Jeri, artista che si pone sotto il mantello del suo progetto solista ALPHA LYRÆ, potrebbe essere d’accordo con me. Il suo estro lo ha portato a realizzare un album che si sviluppa dall’immenso desiderio di regalare la sua musica alla primogenita nata nel 2020 sviluppando un viaggio metaforico che analizza tutte le sensazioni e le attese provate dalla scoperta di tale evento.

Attraverso 6 tracce che si estendono su una durata di circa 40 minuti, il polistrumentista peruviano di stanza a Londra, ci offre un compendio di ispirazioni che su una matrice Doom Death si sviluppano ergendosi su differenti piani di proposta che abbracciano anche sfumature Progressive e Rock.

Le strutture dei brani, benchè talvolta similari nella loro evoluzione, si presentano cangianti e ricche di variazioni che all’aggressività nostalgica dei frangenti Doom Death, riscontrabili nei riff ripetuti di chitarra distorta, alternano segmenti delicati che si sviluppano con dolci arpeggi riverberati di chitarra Acustica o elettrica. Uno degli elementi più gradevoli, in termini strettamente strumetali, si riscontra nell’impiego del basso non soltanto come strumento ritmico ma spesso e volentieri impiegato per donare fiammate melodiche al tappeto musicale orchestrato con le chitarre.

L’ascolto di questo disco sortisce un effetto emozionante e commovente grazie ad una concatenazione di scelte che oltre a dimostrare un buon gusto e capacità compositive del loro autore vivono di uno spirito concreto e con uno scopo preciso: raccontare le esperienze e le sensazioni di un Padre. In mezzo a tante brutture e violenze, una fiaccola di speranza!

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