PESTILENCE + CARNATION + BODYFARM


Visualizzazioni post:370

PESTILENCE + Carnation + Bodyfarm
Legend Club, Milano
13 aprile 2024

Fu così che la morte nera si propagò anche a Milano nella sera di sabato 13 aprile 2024, un’ondata pestilenziale che vide come protagonisti principali della repellente propagazione del morbo i leggendari Pestilence dell’ormai (da tempo) unico sopravvissuto della formazione storica Patrick Mameli…

 

Undicesima serata di un breve passaggio europeo che consta di diciannove concerti, che vede impegnati insieme agli inossidabili olandesi anche Bodyfarm e Carnation, due gruppi dalla storia più recente ma comunque già ricca di una buona discografia.

Il vostro addetto ai lavori, becero provincialotto, per quanto si metta d’impegno non riesce mai ad arrivare all’orario ipotizzato (soprattutto quando si parla della maledetta Milano e non sa come e dove parcheggiare), finendo per perdere la metà esatta dello spettacolo dei Bodyfarm, giungendo sulle note finali di “Retaliate”. I connazionali dei Pestilence sputano il loro velenoso death metal senza troppi giri di parole, con il bassista e cantante Ralph De Boer (anche nei DeadHead, di cui sfodera orgoglioso una t-shirt trasudante sudore e passione) a reggere le fila del giuoco. Se pensate alla provenienza, aggiungete ex membri del gruppo principale e la costante sensazione di asfissia, avete ben compreso una fortissima influenza dei Bodyfarm, che tra rallentamenti degni del miglior doom death e repentini cambi di tempo con accelerazioni esemplari portano a casa uno spettacolo sanguigno e sentito.
Una piacevole sorpresa per quanti come il sottoscritto non avevano mai udito una nota del gruppo, sicuramente una conferma per i loro sostenitori.

Scaletta Bodyfarm:
01. Manhunt
02. Soul Damnation
03. Storming Revolution
04. Pervitin
05. Retaliate
06. Torment
07. The Swamp
08. The Well Of Decay
09. Dreadlord
10. The Dark Age

Tempi brevi per il cambio palco, e la giovane formazione a nome Carnation è pronta a dare il benservito ai presenti.
Stavolta parliamo di quintetto, con pulsioni svedesi (chi ha detto Entombed, Grave e compari?) pur provenendo dal Belgio, con una più spiccata vena melodica rispetto a chi li ha anticipati.
Un brano dietro l’altro, brevi intermezzi di interazione con un pubblico che, pur parendo ormai caldo, sembra solo attendere chi seguirà; una scaletta veloce e senza troppi fronzoli, che pesca principalmente dall’ultimo album Cursed Mortality – anch’esso (come già i primi due) uscito lo scorso novembre per Season Of Mist – mostra un gruppo affiatato che si diverte sul palco. Da segnalare la traccia che dà titolo all’ultimo ellepì, brano singolare con una intro acustica e Simon Duson che abbandona il suo furioso growl per una voce pulita (è stato il cantante dei Prematory, ottimo gruppo thrash uscito per Punishment 18 Records ormai 10 anni or sono). Energia pazzesca sprigionata dal vivo, sicuramente un gruppo che si ritaglia i suoi spazi, bravi!

Scaletta Carnation:
01. Herald Of Demise
02. Iron Discipline
03. Sepulcher Of Alteration
04. Maruta
05. Cycle Of Suffering
06. Cursed Mortality
07. Metropolis
08. Necromancer
09. Fathomless Depths

Una sana boccata d’aria milanese, respirando a pieni polmoni dal vicino Viale Enrico Fermi, accompagnata da una spensierata festicciola per famiglie intente a celebrare un compleanno agitando fontanine scintillanti (probabilmente ignare, al momento della prenotazione, della serata che avrebbe fatto da contorno alla loro allegra combriccola), una birretta per rallegrare l’animo e via, pronti all’attrazione culmine della serata.

La stessa locandina ci dice che questa serie di concerti si baserà sui brani che hanno reso il gruppo immortale, “il meglio di”, forse l’ennesimo tour amarcord che piace ai fanatici, ma quantomeno dopo Hadeon ed Exitivm siamo tranquilli: anche in studio i Nostri hanno ancora molto da dire, e parecchi dei nuovi brani non faticheranno a trovare il loro posto in tutte le future scalette.
Sulle note dell’ultimo album ha quindi inizio la diffusione del morbo, con il palestratissimo (e canottieratissimo) Mameli e la sua chitarra senza paletta a vomitare riff e sentenze. Inutile girarci attorno, il best of dei Pestilence in questo caso suona più come “eseguo quasi tutto Testimony Of The Ancients e lo intervallo con qualche pezzo dagli altri dischi, tra cui le colonne portanti di Consvming Impvlse, ovviamente…”, e va bene così. Mameli vuole mostrare il suo italiano fluente, scegliendo di enunciare a caso l’idiomatica frase carne di maiale per stupire i presenti, ma tanto si sa, in queste situazioni è (quasi) tutto lecito. C’è spazio anche per Resurrection Macabre, con la traccia principale introdotta da un atipico commento, del tipo “dai, facciamo un po’ di sesso lento”, mentre purtroppo non verrà suonato nulla da Mallevs Maleficarvm.
Un attimo di smarrimento da parte di quasi tutto il pubblico alla presentazione di uno dei brani, che Mameli introduce come “la prima canzone di Consvming Impvlse” chiedendo agli astanti di annunciarla, ricevendo un silenzio imbarazzante e fortunatamente un paio di timide risposte corrette (parliamo di “Dehydrated”). Il resto della scaletta che leggete sotto (vi ho facilitato, ci sono anche gli album accanto ai titoli dei brani) non ha bisogno di commenti, ma basta sicuramente a farvi rodere il fegato se non siete stati presenti.

Non resta a Mameli & Co. di augurare a tutti di bruciare all’inferno nel caso in cui non venisse scatenato del putiferio con uno dei brani più attesi, quella “Out Of The Body” che miete sempre vittime e non lascia prigionieri, con cui i Pestilence salutano il pubblico milanese dopo quasi un’ora e venti di scaletta, avendo iniziato qualche minuto prima del previsto.
Concerto da manuale ma passionale, passatemi il termine, con i suoni che si sono chiaramente stabilizzati nel finale (Bodyfarm e Carnation non ne hanno giovato del tutto), anche se la chitarra in fase solista di Mameli avrebbe potuto avere qualche effetto cosmico in più, e qualche tacca di volume in meno, ma sono dettagli e posizioni alquanto soggettive.
Non resta che attendere il prossimo concerto, supporto!

Scaletta Pestilence:
01. Morbvs Propagationem (Exitivm)
02. The Process Of Suffocation (Consvming Impvlse)
03 .The Secrecies Of Horror (Testimony Of The Ancients)
04 .Deificvs (Exitivm)
05 .Chronic Infection (Consvming Impvlse)
Free Us From Temptation (intro) (Testimony Of The Ancients)
06 .Prophetic Revelations (Testimony Of The Ancients)
07 .Resurrection Macabre (Resurrection Macabre)
08 .Devouring Frenzy (Resurrection Macabre)
Bitterness (intro) (Testimony Of The Ancients)
09. Twisted Truth (Testimony Of The Ancients)
Darkening (intro) (Testimony Of The Ancients)
10. Lost Souls (Testimony Of The Ancients)
11. Dehydrated (Consvming Impvlse)
Blood (intro) (Testimony Of The Ancients)
12. Land Of Tears (Testimony Of The Ancients)
13. Horror Detox (Resurrection Macabre)
14. Out Of The Body (Consvming Impvlse)

Boss: “Andata ragazzi, sembra che coluichenonvanominato non abbia fatto i suoi incipit inutili, almeno stavolta…
Redazione: “Domanda retorica: le ha dovute fare?”
Boss: “Intendi le “foto”? Eh…”
Redazione: “Ma non puoi affiancargli un “fotografo di sostegno”? Dai, ammettilo, non ce la fa proprio…”
Boss: “Negativo, pacchetto completo, ritiene di potercela fare… pazienza”
Redazione: “Sì, ma… le foto, quelle foto… Dai, va già bene senza insensate introduzioni, speriamo anche nessuna vana chiusura d’articolo…”

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.