ALPHA WOLF – Half Living Things

Titolo: Half Living Things
Autore: Alpha Wolf
Nazione: Australia
Genere: Metalcore
Anno: 2024
Etichetta: Greyscale Records e SharpTone Records

Formazione:

Mitch Fogarty: Batteria
Lochie Keogh: Voce
Scottie Simpson: Chitarra
Sabian Lynch: Chitarra
John Arnold: Basso


Tracce:

01. Bring Back The Noise (2:10)
02. Double-Edge Demise (2:53)
03. Haunter (3:09 )
04. Sucks 2 Suck (feat. Ice-T) (3:53)
05. Whenever You’re Ready (4:13 )
06. Pretty Boy (3:16)
07. Mangekyō (2:49)
08. A Terrible Day For Rain (2:58)
09. Feign (3:03)
10. Garden Of Eyes (3:04)
11. Half Living Things (2:58)
12. Ambivalence (5:17)

Durata totale: 39:00


Voto del redattore HMW: 7/10
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Con la loro consueta carica di pesantezza, rumorismo, tamarraggine e soprattutto Metalcore, tornano alla carica i titani australiani Alpha Wolf. Sulle vele di un vento burrascoso che nel giro di pochi anni li ha fatti trasvolare dalle acque melmose della paludosa concorrenza delle band del genere in questione ai limpidi mari del successo, i 5 musicisti presentano il terzo episodio discografico della loro carriera Half Living Things.

La formula di base si amplia senza snaturarsi pericolosamente e si mallea su un nucleo che fa del Groove e del riffing sincopato oltre che dell’effettistica che gioca su inserimenti di “rumori” la propria essenza principale. Sin dai primi scratch da DJ che aprono “Bring Back the Noise” – Nomen Omen – si avverte una coerenza con il passato che può certamente soddisfare chi abbia già afflitto le proprie orecchie a volumi sconsiderati con questi giovani alfieri del metalcore senza evitare di puntare su nuovi impulsi che diano aria alle idee e agli spunti già appartenenti al repertorio pregresso.

La partecipazione del rapper Ice – T sul brano “Sucks 2 Suck” rappresenta un ulteriore motivo di vanto in termini di mera fama e possibilità di espansione del bacino di pubblico che accorrerà agli eventi estivi del gruppo, faro luminoso dell’espressività legata alle tonalità super ribassate e ai breakdown spezza collo, i quali va notato non riempiono troppo il minutaggio come avviene a volte nel caso di altre band. Tra le varie incazzose e violente “Hunter” o “Feign” si gareggia per ignoranza e dissonanze varie tra le chitarre di Scottie Simpson e Sabian Lynch, ovviamente supportate efficacemente dai tambureggiamenti della combo basso – batteria di John Arnold e Mitch Fogarty.

Certo, le linee vocali a metà tra lo stridulo e il disperato condito da chilogrammi di rabbia del cantante Lochie Keogh restano tra i marchi di fabbrica, ma questa volta riusciamo anche a scoprire un’anima più “delicata” degli Alpha Wolf in occasione di due brani come “Whenever You’re Ready” e la più lunga del lotto “Ambivalence”, un tentativo riuscito di uscire dai canoni che gli stessi AW si sono costruiti.

Al netto di qualche forzatura sotto il punto di vista della produzione la quale, a volte, non riesce a conferire la giusta chiarezza al marasma di congiunzioni strumentali oggettivamente difficili da gestire per via delle accordature e dell’inserimento strutturale di sample di vario genere, reputo questo “Half Living Things” un prodotto gradevole e che non sfuggirà alla sua missione di ingolosire gli appassionati di Metalcore.

Pompate i bassi delle casse bluetooth delle vostre FIAT 600 e andate in piazza del paese a far proseliti e causare le ire degli anziani!… ah no, quello lo faccio io da “poraccio” quale sono, ma sempre un “poraccio” metallaro!

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