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Dopo aver trascorso un mesetto ad ascoltare solo ed esclusivamente l’ottimo “Tower Of High Sorcery” degli Achelous, ecco un altro disco su cui mi sono incaponito, dato che lo aspettavo con una certa curiosità: sto parlando di “Gateways Of Eternity”, primo album dei portoghesi Dolmen Gate che viene pubblicato dall’etichetta di Atene No Remorse Records.
Il mio forte interesse verso questo esordio deriva dal fatto che i Dolmen Gate sono nati dalle ceneri dei Ravensire – gruppo di cui ho molto apprezzato le produzioni – e, ovviamente, dalle buone sensazioni generate dai brani che ho potuto ascoltare in rete: messi in piedi nel 2021 dagli ex Ravensire Nuno (ora al basso) ed Alex (batterista, anche nei Midnight Priest ed ex The Unholy), il gruppo si completa con l’ingresso della cantante Ana e dei chitarristi Kiko e Artur, ovvero la formazione che materializza questo disco.
La musica del quintetto portoghese riparte dall’heavy metal battagliero dei Ravensire e si espande abbracciando una discreta quantità di suggestioni, a cui contribuiscono lo stile e la vocalità teatrale di Ana che, per certi aspetti, mi ha ricordato vagamente Sarah Ann degli Smoulder. Diversi rallentamenti a sottolineare le atmosfere più tenebrose completano l’epic heavy metal dei Dolmen Gate che, nel complesso e senza far gridare al miracolo, risulta di ascolto piuttosto piacevole: “Gateways Of Eternity” offre brani dal buon tiro come le muscolari “Rest In Flames”, “Chambers Of Magic” e “Retribution”, la più cadenzata ed oscura “The Oath” e la lunga “Betrayal”, brano che riassume tutte le caratteristiche della musica dei Dolmen Gate.
Come detto, “Gateways Of Eternity” è un buon disco di debutto, dove non ci sono passaggi a vuoto (personalmente, solo “Horizon’s Call” transita senza offrirmi particolari sussulti) e forte di una produzione ruvida quanto basta. Manilla Road, Omen, IronsWord, certi Candlemass, i nostri DoomSword, senza essere ingombranti sono sicuramente ricorrenti nelle canzoni dei Dolmen Gate, capaci però di infondere ai brani un tocco tutto loro, vuoi anche per le vocals di Ana: “Gateways Of Eternity” è un solido esordio, date un ascolto se ancora non lo avete fatto!