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Recensione scritta da René Urkus.
Con un bel monicker e una bella copertina, i marchigiani Ethereal Flames si presentano sul mercato power metal con il loro esordio Myths And Legends Of Our Land: non ci vuole Nostradamus per comprendere come i nostri abbiano deciso di mettere in musica elementi del folklore del Centro Italia, scegliendo spesso, peraltro, tematiche e avvenimenti ‘di nicchia’, senza sempre puntare su fatti e leggende più note.
Se questo è certamente un punto a favore della band e del disco, devo dire che questo debut finisce per non convincere fino in fondo: la memoria fa fatica a ricordare un brano piuttosto che un altro, e per quanto nulla demeriti in particolare, l’impressione finale è – almeno per chi vi scrive, naturalmente – quella di non riuscire a focalizzare cosa offra il gruppo in mezzo a proposte spesso similari.
Si inizia con “Desperate Girl”, di cui colpiscono le linee vocali molto tirate da parte di Alessandro Binotti, e l’importante apporto delle tastiere (devo dire però che la nota stampa non riporta il nome del musicista che se ne occupa): in generale siamo dalle parti di un power grintoso e dai caratteri essenzialmente scandinavi, con qualche rimando, mi sembra, ai nostri Wind Rose. Sono ancora le tastiere, talora con un gradevole flavour anni ’80, le protagoniste dell’incalzante “Metauro’s Battle”, che racconta l’evento forse fondamentale della II guerra punica, con la sconfitta di Asdrubale, fratello di Annibale. Teatrale, con gran dispiego di organo e di parti quasi recitate, “The Witch Of Farneta”, dedicata a un caso di stregoneria del tardo ’500, mentre i nostri forse danno il meglio nella coinvolgente power ballad “Two Sad Lovers”, dedicata a Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti descritti da Dante nel V canto dell’Inferno. Sono ancora le tastiere a tessere le trame più interessanti nel break di “The Queen Sibilla”, dedicata alla celebre veggente, mentre è solo nella conclusiva “Pilato’s Lake” che le chitarre si ricavano un po’ di ‘vero’ spazio, con progressioni da vecchi Sonata Arctica.
Il power metal è vivo e vegeto nel 2024, e gli Ethereal Flames fanno certamente la loro parte nel sostenerlo; ci si può ragionevolmente attendere che in futuro i nostri riescano a maturare un sound più personale.