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La band progressive metal ANCIIENTS pubblica il nuovo disco “Beyond the Reach of the Sun”
Per ordinarlo cliccate sul link di Season Of Mist: https://orcd.co/anciientsbeyondthereachofthesun
“In pratica, subito dopo la registrazione di Voice of the Void mia moglie ha avuto il nostro primo figlio”, racconta Kenny Cook, che oltre alla voce e alla chitarra si occupa di gran parte della scrittura delle canzoni. “Alla fine ha avuto complicazioni cardiache ed è quasi morta”. Ora sono tutti felici e in salute, ma prendersi cura della moglie e del nuovo bambino ha comportato un notevole stress sulle spalle del frontman, tipicamente rilassato. “È stato un po’ un percorso”.
Anche Beyond the Reach of the Sun emerge dall’ombra. L’album segue la storia di una società schiavizzata da forze maligne provenienti da una dimensione alternativa. “Un lontano ricordo di speranza”, canta Cook nell’epica apertura di otto minuti. I suoi suoni puliti navigano dolcemente tra le sbavature cosmiche del synth, per poi scavare nel profondo del suo growl mortale quando “Forbidden Sanctuary” incontra una fine infuocata fatta di blast beat e di rincalzi da far spaccare la faccia. “Die by the sword / Or be reborn”.
Alla fine, Beyond the Reach of the Sun è una testimonianza della perseveranza degli Anciients: “Al centro di questo album c’è il superamento delle avversità per cercare l’illuminazione”, dice Cook. Quando arriviamo alla fine della tracklist, le oscure forze galattiche sono state sconfitte, anche se non aspettatevi una grande kumbaya durante l’ultima canzone. Dopo un’introduzione di chitarra bluesy che si dipana come un grido nell’oscurità, “In the Absence of Wisdom” si conclude con fiammeggianti hammer-ons che vengono alimentati sempre più in alto da tom fragorosi. “Ora siamo noi i demoni”, avverte Cook, ‘seguendo le orme / di coloro che odiamo’. Il suono è più pesante che mai, ma è una profezia di una band che ha vissuto per raccontarlo.
“La pausa è finita” dicono gli Anciients. “Siamo pronti a colpire duro”.
