FULCI – Duck Face Killings

Titolo: Duck Face Killings
Autore: Fulci
Nazione: Italia
Genere: Brutal Death Metal
Anno: 2024
Etichetta: 20 Buck Spin

Formazione:

Klem: Basso
Dome: Chitarra e sintetizzatore
Fiore: Voce
Edoardo Nicoloso: Batteria
Ando Ferraiuolo: Chitarra


Tracce:

01. Vile Butchery
02. A Blade in the Dark
03. Fucked with a Broken Bottle
04. Morbid Lust
05. Maniac Unleashed
06. Knife
07. Slashereality
08. Human Scalp Condition
09. Duck Face Killings
10. Rotten Apple
11. Sadistic Murder
12. Lo squartatore
13. Stabbed, Gutted and Loved
14. Il miele del diavolo
Durata totale: 32:45


Voto del redattore HMW: 7,5/10
Voto dei lettori: 8.0/10
Please wait...

Visualizzazioni post:110

Come qualcuno della redazione di HMW scrisse in occasione dell’uscita di Violence Unimagined, dei cannibali floridiani, con la loro nuova uscita discografica i casertani Fulci pubblicano un nuovo disco… dei Fulci! Tautologie a parte, il primo merito indiscutibile, al di là dei gusti personali di ciascuno, è l’aver raggiunto in un tempo relativamente molto breve lo status di gruppo di culto e in contemporanea di assoluto valore attuale sulla scena internazionale, conquistando dapprima la penisola, poi l’Europa ed infine negli ultimi anni anche la patria del death metal, gli Stati Uniti.

Dobbiamo calarci proprio negli Stati Uniti e nello specifico nella New York degli anni ’80 per disquisire di Duck Face Killings, quarta opera negli ultimi nove anni interamente dedicata ad una delle pellicole migliori del mai abbastanza venerato maestro Lucio Fulci, « Lo squartatore di New York ». In preparazione alla recensione ho recuperato la pellicola da me mai visionata in precedenza e devo dire che il connubio musica–film non manca di certo il bersaglio, e le sensazioni di perversione e disgusto sono ben riportate anche tra le note ferali del neo-quintetto italiano. L’aggiunta in pianta stabile del batterista Edoardo Nicoloso è una bella novità, in grado di espandere il potenziale compositivo ed esecutivo anche dal vivo, come abbiamo avuto modo di verificare al Genova Metal Fest (QUI la recensione).

Il contesto brutal death quadratissimo dei Fulci, ripieno di riff super rapidi in tremolo e hammer-on, breakdown spacca-collo e variazioni continue di atmosfera e dinamiche, è una manna dal cielo per quanto riguarda la capacità di perpetrare lo squallore e la morbosità che trasudano dal film preso da canovaccio. I bestiali e cavernosi testi del cantante Fiore, da leggere per lasciarsi attrarre ancora di più dal risultato finale, non lasciano molto spazio all’immaginazione e all’interpretazione.

Non mancano, come da tradizione, gli stacchi strumentali a base di melodie eseguite con vari sintetizzatori ma questa volta si aggiunge un elemento inaspettato e funzionante, ovvero il sax della conclusiva “Il Miele Del Diavolo”. In “Knife” assistiamo anche ad una straniante congiunzione di hip–hop e death metal, complice l’apparizione dell’artista ospite Lord Goat.

Insomma, con Duck Face Killings i Fulci compiono un altro balzo qualitativo in avanti, soddisfacendo quasi certamente i fan che non vedranno l’ora di gettarsi all’ascolto ripetuto di un disco molto ben riuscito e concepito!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.