BLOOD INCANTATION – Absolute Elsewhere

Titolo: Absolute Elsewhere
Autore: Blood Incantation
Nazione: U.S.A.
Genere: Death metal
Anno: 2024
Etichetta: Century Media Records

Formazione:

Isaac Faulk: Batteria
Paul Riedl: Chitarra e voce
Morris Kolontyrsky: Chitarra
Jeff Barrett: Basso


Tracce:

01. The Stargate
02. The Message


Voto del redattore HMW: 6
Voto dei lettori: 10.0/10
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Eccoci qua. È arrivato uno di quei momenti presenti in ogni anno solare dove è necessario disaminare una nuova uscita particolarmente critica in quanto molto attesa, ricolma di speranze e al contempo di dubbi, in grado di rispondere a molti quesiti ma alimentarne al contempo di nuovi. Per l’occasione la discordia ricade sul quarto disco dei Death metaller del Colorado Blood Incantation dal titolo “Absolute Elsewhere”.

I quattro musicisti non hanno bisogno di molte presentazioni per coloro i quali siano frequentatori assidui del metal più estremo dell’ultimo decennio. Per tutti gli altri va spiegato che questa band è salita alla ribalta grazie alla sua peculiare concezioni di Death metal fortemente pervaso da sensazioni psichedeliche e progressive anche vicine ad una effettiva originalità, cosa sempre più rara oggigiorno a causa della profusione di uscite discografiche per tutti i gusti. Comunque sia, l’attesa della quale parlavo prima, scaturisce dal successo del pregevole “Hidden History of the Human Race” – da reperire assolutamente! – e dal seguente “disastro” generato dall’incomprensibile quanto noioso “Timewave Zero”, quest’ultimo da annoverare come coraggiosa proposta senza dubbio ma difficile da recepire come album musicale tout court.

“Absolute Elsewhere” potrebbe essere considerato tanto un capolavoro quanto un piacevole pastrocchio a causa di una decisione di fondo che cerca di spostare l’asticella del rischio sempre più in alto proponendo nello specifico due lunghi brani, “The Stargate” e “The Message”, divisi in 3 parti ciascuno e cangianti sino all’estremo. Non sfugge all’ascolto in fatto che le singole sezioni presenti nelle varie parti presentino una commistione di riff Death metal molto belli e vari con lunghi stacchi strumentali di stampo prog rock, commistione che però risulta a volte un po’ troppo forzata – si prenda da esempio il passaggio centrale di “The Stargate I”– che da una semi cavalcata con tanto di organo e assolo di chitarra sognante passa repentinamente ad una sfuriata Death, accentuando in maniera un po’ troppo pesante uno stacco che non risulta essere posto a fuoco appieno.

Un secondo esempio è “The Message II” che dalla sua prima impostazione metal passa velocemente a quello che si può ritenere senza problemi un (ottimo) omaggio ai Pink Floyd dell’era “Darkside of the Moon” che all’interno di una suite di 20 minuti non stona ma al contempo non risulta concreta al 100%.

Ma allora, direte voi, come diamine si può pensare che un disco del genere così descritto possa anche solo lontanamente essere valutabile come “capolavoro”? ebbene, il suo lato debole, ovvero la forzatura delle parti, è al contempo la sua forza per chi intenda gettarsi all’ascolto in maniera più rilassata. “Absolute Elsewhere” non è una sfida per l’ascoltatore e nemmeno un susseguirsi di suoni messi a caso, bensì un prodotto confezionato in maniera ottima e che vive di una musicalità spontanea e che riesce a catturare quando meno ce lo si può aspettare.
Potrei tentare di avventurarmi in una analisi più specifica di uno o dell’altro riff o delle singole sezioni che si intervallano ma sarebbe un mero esercizio di stile. Preferisco invitarvi a recuperare il prima possibile quest’opera così intensa e fresca e lasciarla scorrere nelle vostre orecchie per entrare nel giusto stato d’animo che vi consenta di connettervi con essa. Magari osservando con attenzione la meravigliosa copertina!

Detto ciò, mi spingo a giustificare la mia valutazione come media perfetta tra gli aspetti musicali, concettuali e iconografici del disco e quella sensazione che in fondo in fondo, “Absolute Elsewhere” possa essere il tipico passo più lungo della gamba. Un cosa è (in)certa… E ORA CHE COSA SI INVENTERANNO DI NUOVO I BLOOD INCANTATION?

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