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Il tastierista Jonah Weingarten (Pyramaze) e il cantante Nicklas Sonne (Defecto), due virtuosi musicisti da studio, sono ingaggiati dalla Frontiers Records per un nuovo progetto chiamato Aries Descendant in modo da farli conoscere ad un pubblico più vasto. I due artisti fondono il sonoro fascino cinematografico con la potenza naturale dell’heavy metal e aggiungono come ciliegina sulla torta degli accattivanti e coinvolgenti elementi sinfonici. L’americano Jonah inizia la sua carriera con la band internazionale di progressive metal Pyramaze, poi, nel corso degli anni, collabora con artisti come Dave Ellefson (ex Megadeth), James Murphy (Testament, Death), Matt Barlow (Iced Earth), Bill Hudson (Trans-Siberian Orchestra, NorthTale) e il famoso produttore Jacob Hansen (Volbeat, Amaranthe). Oltre a tutto il suo lavoro nel mondo della musica metal e rock, Jonah è anche un affermato compositore di film indipendenti, colonne sonore di videogiochi, inni di squadre sportive e musica di trailer epici. Il danese Nicklas Sonne inizia invece la sua esperienza musicale come batterista prima di passare alla chitarra e infine diventare un cantautore in una serie di progetti metal e hard rock, a partire dai Defecto, creati nel 2010 insieme a Frederik Møller. Ha collaborato pure con tante band come: i Theory, Hank Shermann, i One Machine, i Waving Memories e i Wasted per citarne alcuni.
“From The Ashes Of Deceit è la nostra grande dichiarazione. Questo album è il frutto di una grande amicizia che si è formata tra noi e di decenni di esperienza combinata nell’industria musicale. Aries Descendant riguarda il superamento delle lotte personali e la trasformazione di queste cose in arte. Siamo così entusiasti di condividere la nostra visione con tutti voi!”, afferma Jonah.
Il disco di per sé offre tantissimi arrangiamenti sinfonici, abbelliti da buone ed efficaci melodie vocali e sonore come nel symphonic iniziale di “Aflame The Cold”, dove il duo mischia sinfonia e metal offrendo un arazzo armonioso arricchito dall’ugola passionale e acutissima di Sonne. Nella successiva, “Oblivion”, continua il refrain maestoso del combo che parte lentamente e soavemente con sfarzosi ed epici arrangiamenti orchestrali e tastieristici, che sfociano in una leggera e sognante melodia sostenuta dalla timbrica pulita del singer danese. Gli Aries Descendant ci sanno fare perché riescono a trasportare l’ascoltatore verso un mondo scintillante e fantastico grazie alle atmosfere intrise di puro AOR che abilmente riescono ad immettere in tracce veloci, melodiche e robuste. Questo è per esempio il caso del power metal di “Symphony Of Demise”, singolo che mostra il sound distintivo della band, capace di sviluppare ritmi incalzanti grazie ad una battente sezione ritmica. L’armonia e la robustezza proseguono anche in “Moira”, canzone dal ritornello orecchiabile arricchita da elementi orchestrati, da riff roboanti, da brillanti tastiere condite da taglienti assoli di chitarra e infine della voce pulita e gutturale del bravissimo Nicklas. Sonne, come cantante, è eccezionale in quanto in grado di raggiungere tonalità pazzesche con una rabbia fuori dal comune ma è anche molto abile con la sua sei corde elettrica come nella teatrale e cupa, “Downfall”, in cui vocalmente riesce a creare diverse ambientazioni sonore condotto dalla solita e inquietante keyboard. L’aggiunta dell’orchestrazione rende il brano molto fastoso e sinfonico ma anche prog per via di diversi e riusciti cambi di tempo tipici delle band di provenienza dei due artisti. La mossa vincente di Weingarten e Sonne è quella di non allontanarsi mai dall’heavy metal a discapito della sinfonia come nell’accattivante, “Renewal Of Hope”, pezzo a tratti brutale ma anche melodioso e trascinante con una electic guitar virtuosa e tecnicamente superlativa. Continuando nell’ascolto, lo stesso discorso vale per la cadenzata “Mechanical Ascendance”, cantata in modo gutturale sotto i colpi adrenalinici di una scatenata sei corde elettrica e con in sottofondo un pianoforte coperto dalla imponente muraglia sonora di batteria e basso. Nella penultima “Echoes Of Betrayal”, un soave e vivace pianoforte introduce in un leggero e sottile refrain guidato dalla possente e fantastica voce del vocalist. La traccia sale poi di intensità e forza con una vorticosa chitarra elettrica e una tellurica sezione ritmica accompagnate da accattivanti e pompose sinfonie melodiche che catapultano nel mondo cinematografico e leggendario di questi due ottimi e fantasiosi artisti. Gli Aries Descendant riescono ad immergere i timpani e la mente in una marea di note sonore intrigate e coinvolgenti con facilità e sincerità, creando un vortice adrenalinico ed elegante di suoni estrapolati da diversi generi. L’apice di questo tornado musicale si raggiunge nell’ultima, “The Heart Of The Forest”, dove la violoncellista statunitense Tina Guo porta tutte le sue abilità esecutive in un contesto orchestrale e puramente strumentale che rilassa e fa immaginare un mondo diverso e migliore di quello che stiamo vivendo in questo momento. Gli Aries Descendant sono il frutto di due talenti come Jonah Weingarten e Nicklas Sonne capaci di creare una band di power metal sinfonico estremamente melodico ma dal tocco moderno, cinematografico e spettacolare.