WITHIN TEMPTATION + ANNISOKAY + BLIND8 – Live @ Alcatraz (Milano) – 01/12/2024


Visualizzazioni post:116

Looking for the font used in the logo of Within Temptation - Font Identification - Typography.Guru

+ ANNISOKAY + BLIND8

Live @ Alcatraz (Milano)
01/12/2024

E’ una domenica di inizio dicembre, uggiosa e nebbiosa, in cui la redazione di HMW, gagliarda, decide di andare a godersi un grande spettacolo all’Alcatraz di Milano.

Purtroppo, il tempo è tiranno e sembra che niente fermi la popolazione domenicale dal muoversi. Questo si traduce in un arrivo un po’ tardivo e a porte già spalancate, dovendovi dire che ci perdiamo il primo gruppo.
Dei Blind8, purtroppo, non siamo in grado di sentire nemmeno una nota, poiché non potendo arrivare con largo anticipo, uno dei difetti dell’Alcatraz è che… tocca cercare parcheggio. E spesso non è cosa ovvia o comunque rischia di non essere nelle vicinanze.


Arriviamo però giusto in tempo per sentire l’altra band di supporto: gli ANNISOKAY.

Il bello dei concerti, come ho già avuto modo di raccontare qui, è che si ha l’opportunità di sentire dei gruppi sconosciuti e di ampliare le proprie conoscenze e vedute.
Ebbene questi signori (ragazzi) tedeschi si presentano in Italia, al cospetto di un Alcatraz al gran completo (anche se non sold out), dall’alto della loro discografia (che comprende un EP e 4 album).

La proposta è un metalcore con influenze elettroniche (molto blande a dire il vero) e che gioca molto sul binomio voce pulita/melodica e voce growl/scream.
Di fatto niente di nuovo sotto il sole, ma devo ammettere che riescono a coinvolgere il pubblico e fanno il loro mestiere di riscaldare gli astanti per chi li seguirà.

Lo fanno anche grazie alla partecipazione di Sharon per una canzone e anche con un una buona dose di ruffianeria, proponendo “One Step Closer” dei Linkin Park.

Professionali sul palco, preparati e anche in grado di coinvolgere.
Personalmente li ho trovati un po’ monocordi sulla distanza e sinceramente non particolarmente intriganti. Ammetto che sul pezzo di chiusura “STFU” e, soprattutto, sul suo significato (“Shut the Fuck Up”), mi hanno strappato un sorriso.

In generale un buon impatto (nonostante il buio che li circondava) e una buona dose di tamarraggine a condire il tutto.


Terminato la scaletta, fatta la foto di rito per i social, i nostri salutano e lasciano spazio ai grandi attesi WITHIN TEMPTATION.

Vado subito al sodo : che gran concerto!

Pronti? Via!
Si accendono le luci che illuminano finalmente il buio che aveva ammantato il palco fino a quel momento. Mostrando le 4 colonne che circondano tutto, si vedono batteria e tastiera in controluce e parte un video sullo schermo retrostante e, come se stesse cominciando un film, parte anche la musica. Come i titoli di testa…. lo show ha inizio.
Let’s Go to War!

Sin dal primo istante si capisce il livello dello spettacolo, con luci, effetti, video, performance e scenografia tutto a un livello molto alto.
I nostri calcano i palchi di tutto il mondo da 27 anni (come ricorderà verso la fine la stessa Sharon) e l’affiatamento e la cura dei dettagli non può non notarsi.

Sin dalle prime canzoni (quasi tutte dall’ultimo lavoro) Sharon e compagni schiacciano forte sul pedale dell’intensità e della potenza, non risparmiandosi in nulla.
La scaletta procede quindi andando a pescare dai loro precedenti dischi, cercando di non mancarne nessuno, passando da The Unforgiving, coi due singoli Shot in the Dark e Faster, a Resist con Supernova e The Reckoning.
Non mancano nemmeno Angels da The Silent Force e Paradise, canzone incisa a duetto con Tarja e qui riproposta dalla sola cantante olandese, chiude prima della pausa che porta all’encore finale.

Nel mezzo l’ultimo singolo A Fool’s Parade con l’intervento del cantante ucraino Alex Yarmak a coprire le parti in scream e a duettare con la front woman di serata.

Il concerto si conclude con due tracce del lavoro della consacrazione The Heart of Everything e con la title track Mother Earth.

Rimanendo sulla performance, i suoni sono stati praticamente perfetti (a mio gusto la batteria poteva essere migliore, specie il suono del rullante, ma globalmente non posso certo dire che fossero malfatti), tutto era perfettamente udibile, la voce di Sharon sempre in primo piano (e ci mancherebbe) e una compattezza e una brillantezza notevoli.
A livello scenografico tutto molto coinvolgente e devo dire che vedere Sharon totalmente coinvolta e sorridente, divertirsi nel cantare e far cantare il pubblico è stato molto piacevole. Un concerto dove mi sono divertito come non mi capitava da diverso tempo, in un ambiente trasversale, dove incontravi ogni tipologia di fan e di ogni età; con canzoni che hanno spaziato in tutta la loro discografia, senza scontentare nessuno.

Mi azzardo addirittura a dire che i vecchi titoli, eseguiti con il piglio, i suoni e gli strumenti attuali, suonano quasi meglio di quanto ci si aspetterebbe. Arrivando forse a risultare più convincenti che non gli originali su disco.

Un’ora e mezza di musica, intensa e notevole, ma anche di impegno politico e ideologico.
Il gruppo ha manifestato la sua posizione riguardo il conflitto Russo-Ucraino, sia a parole, sia nei fatti (coinvolgendo la band d’apertura e con raccolte fondi), oltre che alla canzone Bleed Out dedicata alla memoria della ragazza Mahsa Amini (vittima della repressione iraniana) ma ritengo che questo sia un sito che parla di musica, e di musica bisogna continuare a parlare, lasciando questi argomenti ad altri tavoli. Perché sono argomenti delicati e sicuramente non è la sede per parlarne.

Tornando quindi alla musica, mi limito a dirvi che lasciarsi scappare una prossima calata italiana dei Within Temptation sarebbe totalmente folle.
Una serata cui valeva davvero la pena partecipare.

P.S. : chiedo venia per il carattere amatoriale (o come piace dire a me, “bricolage”) delle foto. Non avendo un pass dedicato, era impossibile avvicinarsi di più.
Ho fatto ciò che potevo.

WITHIN TEMPTATION
Live @ Alcatraz (Milano) – 01-12-2024

We Go to War (Bleed Out)
Bleed Out (Bleed Out)
Ritual (Bleed Out)
Don’t Pray for Me (Bleed Out)
Wireless (Bleed Out)
The Reckoning (Resist)
Shot in the Dark (The Unforgiving)
Stand My Ground  (The Silent Force)
A Fool’s Parade (with Alex Yarmak) (Nuovo Singolo 2024)
The Promise (Mother Earth)
Supernova (Resist)
Angels (The Silent Force)
Faster (The Unforgiving)
Paradise (What About Us?) (Hydra)

Encore
Our Solemn Hour (The Heart of Everything)
All I Need  (The Heart of Everything)
Mother Earth (Mother Earth)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.