FUGUE – La Perla Nera – Frosinone – 14/12/2024


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FUGUE – La Perla Nera – Frosinone – 14/12/2024

Cosa hanno in comune la Ciociaria del 14 dicembre 2024, Seattle, l’Australia e gli anni ’90? Risposta: i Fugue in concerto.

Luke Corso, fondatore e unico superstite del trio iniziale che ha inciso il ricco The Spoils Of War nel 2019, si guarda intorno e ricorda l’atmosfera dei pub australiani di quegli anni della sua oriunda gioventù, dove per crescere ci si innaffiava di birra e ci si concimava di musica ruspante. Insieme a Bez Yorke e a Mick Gisonni vuole ora preservare quei suoni e quelle atmosfere sonore sincere. E lo fanno continuando l’implicito omaggio ai mostri sacri di Seattle e dintorni, con la stessa convinzione e spontaneità.

Però all’anima potente e disperata del grunge si affianca un preciso timbro personale, fatto di quasi improbabili striature e scivolamenti nella melodia che si connettono direttamente alle anime perturbate. In realtà, tutti e tre i ragazzi sono sorridenti, socievoli, veri irradiatori di belle vibrazioni che non si perdono mai sul palco nonostante la voce spesso tormentata e la centralina di potenza ritmica del duo Bez/Mick. Il canto affilato sembra perdersi sotto i flutti violenti, ma riesce poi sempre a “surfarli” e a rendere i versi attraenti al pubblico, ristretto ma attento.

Bez, chioma luminosa e basso oscuro, domina nelle emozioni più viscerali e le elargisce con elegante foga (ammettendo poi che, sotto consiglio di qualcuno, si sarebbe già data una calmata per non sembrare troppo fanatica… Bah, ci parliamo noi!!). Lei si intende perfettamente con la batteria di Mick, dal baffo da artigliere napoleonico (unico vizio ammesso). Con smorfie d’impegno lui  smitraglia, bombarda, non perdona un colpo, mentre l’espressiva chitarra di Luke grida o mormora le emozioni non filtrate sul campo della battaglia interiore. Si chiude il cerchio. E con grande perizia e scioltezza nell’esecuzione. Inoltre abbiamo potuto appurare una sincerità fedele alle atmosfere originali, riportata per la salvezza delle nuove e musi-confuse generazioni.

Ora, retrospettiva al tavolino dell’intervista prima del concerto. Luke confessa le molte ore al volante (in fuga verso il locale), i molti divani di amici sconquassati dal sonno pesante (dopo il locale), i tanti favori richiesti e ottenuti e poi ricambiati regalandoci una fuga lungo la sinusoide tipica del grunge e dei suoi derivati. In una empirica teoria, pensiamo ad una “Nutshell” degli Alice in Chains come al punto più basso della curva, rassegnata e struggente come miele avvelenato, fino alla vetta di “Scentless Apprentice”, la vera katana nirvaniana. I Fugue si collocano nel mezzo, prossimi ad una “Spoonman” dei Soundgarden, ma ripeto, con le loro notevoli variabili personali. A ben pensarci, il fantasma di Chris Cornell deve aver visitato l’ugola di Luke qualche Halloween fa, perché l’ispirazione è palese e si sente di più in una struggente e lentissima cover acustica di “Billie Jean”.

Nella parte acustica, il canto si prende nuovi spazi e riparte a stupire l’orecchio e a mantenere le promesse ai cuori rapiti. Ma questo è successo alla fine, prima è d’obbligo menzionare almeno l’inizio con pistoni a pieno regime di “Units”, la crepuscolare ballata di “Shadows”, le raffinate sinuosità quasi mediorientali di “Hungry Sea”, poi “Siren” dove Bez si sente forse tirata in causa e si scatena nella ballata quasi-metal. Nel bel mezzo c’è “Anyway”, singolo precursore del disco in uscita (forse) a maggio e che si intitolerà (forse) “Reflections”. Dalle indiscrezioni sonore che fornisce riflette forse una virata verso un sound più britannico? Non mi stupirei, visto che il produttore è lo Steve Lyon di The Cure e Depeche Mode (ma tanto, tanto altro… la sua collaborazione con “The Elephant Man” ha prodotto un eponimo strabiliante).

Insomma, ammetto che non vedo l’ora di rimuovere quei forse e di acchiappare di nuovo i “fuggitivi”, sul palco e non. Venite con me?

Scaletta:

UNITS / SOAK / RUN / DEATH IN SPACE / SHADOWS / BREATHE / ANYWAY / HUNGRY SEA / THE SHROUD / SIREN / GLITCH / WALLS / ALIEN STREETS.

Luke Corso in assolo acustico: BILLIE JEAN (Michael Jackson) / CREEP (Radiohead)

Recensione e foto di Matteo Nasi @ForAFewShotsMore

1 commento su “FUGUE – La Perla Nera – Frosinone – 14/12/2024”

  1. Recensione STRE-PI-TO-SA!!! Mateo, gran penna oltre che occhio estremamente raffinato. Focus perfetto sul live, sul contesto generale nonché sul background della band. Bravi ragazzi, eccelso Mateo, strafelice di averti conosciuto nell’occasione e, se vorrai, di collaborare per una serie di progetti. Daje forte e…GOD SAVE ROCK&ROLL🤟🤟🤟

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