STORACE – Live And Let Live + Bonus Live

Titolo: Live And Let Live + Bonus Live
Autore: Storace
Nazione: Svizzera
Genere: Hard Rock
Anno: 2024
Etichetta: Frontiers Records

Formazione:

Marc Storace: voce
Dom Favez: chitarra ritmica
Serge Christen: chitarra solista
Patrick Aeby: batteria
Emi Meyer: basso


Tracce:

01. Live And Let Live
02. High On Love
03. Lady Of The Night
04. Carry The Burden
05. Broken Wings
06. No Place To Hide
07. Don’t Wanna Go
08. Love Over Money
09. Time Waits For No One
10. Paradise


 

01. Live And Let Live
02. High On Love
03. Midnite Maniac
04. Telephone Man
05. Lady Of The Night
06. Hellraiser
07. Broken Wings
08. To The Top
09. No Place To Hide
10. Don’t Wanna Go
11. Carry The Burden
12. Love Over Money


Voto del redattore HMW: 6,5/10
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Dopo tre anni dall’uscita del primo album solista di Marc Storace (ex Krokus) intitolato: Live And Let Live, la Frontiers Records lo ripubblica, con l’aggiunta di un CD live, per dare una visibilità più ampia all’artista svizzero che da poco è entrato a far parte del roster della casa discografica italiana. Il musicista svizzero di origine maltese inizia la sua eccezionale carriera musicale nel 1970, con l’importante band progressive svizzera Tea, con la quale pubblica tre LP e con cui fa molte tournée in Europa e nel Regno Unito. Nel 1979, il cantante diventa la voce dei Krokus, la band hard rock di maggior successo della Svizzera. Quando il gruppo si scioglie, Marc forma la band Blue, che pubblica l’album omonimo nel 1991, tra cui il famoso successo “You Can’t Stop The Rainfall”. Poi nel 2008 l’inatteso ritorno dell’originale band elvetica che si catapulta subito in tour pubblicando poi dei nuovi dischi fino ad arrivare al concerto d’addio all’Hallenstadion di Zurigo. Live And Let Live è registrato durante il lockdown del 2021 per la pandemia di Covid ed è prodotto da Cyrill Camenzind e Massimo Buonanno presso i Powerplay Studios, vicino a Zurigo. Cyrill, Massi e Marc compongono insieme alcune delle canzoni e suonato all’inizio nell’album, che vede anche la partecipazione dei talentuosi musicisti Marco Blöchlinger al basso, Christian Roffler alle tastiere, Jean Pierre Von Dach alla chitarra solista, Gee K, Micha Dettwyler e Céline Hales ai cori.

I Krokus avevano smesso di esistere a causa del Covid e nessuno sapeva davvero quale sarebbe stato l’esito della pandemia quindi non ho perso tempo e ho iniziato a lavorare a un album da solista! Live And Let Live è ricco di voci melodiche, riff colorati, grandi assoli di chitarra, molti ganci e una solida sezione ritmica trascinante!!”

Dopo il concerto trasmesso in streaming internazionale «Baloise Session» nel leggendario «Atlantis» di Basilea la nascente band di Storace intraprende un tour organizzato in Svizzera con i Megawatt e i Coreleoni. Il tour da headliner vede come componenti: Turi Wicki alla chitarra solista, Dom Favez (ex-Krokus) alla chitarra ritmica, Patrick Aeby (ex-Krokus) alla batteria e Emi-Meyer al basso.

“Negli ultimi tre anni intensi di esibizioni in tutta la Svizzera abbiamo registrato molti concerti e il secondo CD dal vivo contiene il meglio del raccolto, evidenziando canzoni che abbiamo registrato durante le esibizioni all’Hallenstadion di Zurigo come ospiti speciali dei Kiss e degli Scorpions, e mentre condividevamo il famoso palco del Rock The Ring Festival con Alice Cooper e la sua famigerata band”.

Grazie a quest’ultima esibizione con Alice Cooper venire alla luce nel 2024 il nuovo Crossfire, uno strepitoso album di hard rock dallo stile settantiano e ottantiano, che vede la collaborazione del chitarrista Tommy Henriksen (Alice Cooper) e il batterista Pat Aeby (ex Krokus, Gotus). La title track del penultimo disco, “Live And Let Live”, apre le danze con ruvidi e distorti riff chitarristici e con l’inconfondibile e grintosa voce di Storace capace di guidare un refrain di puro hard rock melodico che fa l’occhiolino ai fondamentali anni ’70 ma che ha purtroppo nel mediocre ritornello il suo punto debole. Peccato! Nella successiva “High On Love” si odono le vibrazioni sonore e familiari degli AC/DC, che dimostrano l’amore incondizionato di Marc per gli australiani. Anche qui le strozzate chitarre elettriche di Christen e Favez danno la partenza per poi proseguire con un ritmo bluseggiante e con prolungati assoli che, anche se non originali, estasiano da subito. Oltre a pezzi dal ritmo medio e robusti come questo, il disco offre pure brani che aggiungono un po’ di swing. Il lento, “Lady Of The Night”, ne è un esempio mettendo in luce i diversi stati d’animo dell’artista d’Oltralpe. Il sound grezzo e malinconico è sostenuto dalle solite e, questa volta, pacate sei corde elettriche a cui seguono il preciso basso di Marco Blöchlinger e lo sdolcinato Hammond di Christian Rofler. L’hard rock melodico e rapido di “Carry The Burden” ricorda i vecchi tempi in cui Storace cantava per i suoi Krokus, così come pure l’orecchiabile semi ballata, “Broken Wings”, con le chitarre intermittenti e spigolose che alternano parti tranquille e melodiose ad altre più dure e incisive. Sinceramente le canzoni non sono il meglio che si possa sentire ma la band mette molta energia e passione che si sentono, a parte nel riempitivo e blando “No Place To Hide”, anche nella terzultima e movimentata, “Love Over Money”, un rock and blues che propone pure elementi glam, grunge e un ritornello piacevole accompagnato dalle incazzate e rauche corde vocali del singer elvetico. Non dispiace il lento, cadenzato e armonioso di “Don’t Wanna Go”, acceso da un melanconico pianoforte e poi rivitalizzato da effervescenti riff e prolungati assoli chitarristici, e dalla solita voce roca di Mark. Le conclusive “Time Waits For No One” e la semiacustica, “Paradise”, sono troppo calme e spezzano quell’ardore e quell’attitudine rock che il buon Storace aveva messo ben in evidenza all’inizio dell’album. Il secondo CD rigorosamente dal vivo è poi una bella aggiunta in cui Mr. Storace suona, non solo quasi tutto, Live And Let Live dal vivo ma aggiunge pure pezzi dei Krokus. In primis la roboante e tambureggiante “Hellraiser”, la popolare e roccheggiante “Midnite Maniac”, pescata dal disco: The Blitz e la battente, “To The Top”, che risalgono agli anni ’80 e raramente suonate dal vivo. La chicca è poi l’irrobustita versione di “Telephone Man” appartenente agli Eazy Money, gruppo inglese dove il vocalist cantava negli anni Settanta. Il gruppo dal vivo, nel tour svizzero, è in forma splendente suonando in modo compatto ed energico e con uno Storace in forma smagliante. Quello che si ode in generale è ancora la versatile e rauca voce del frontman svizzero e il classico hard rock influenzato prevalentemente dai mitici australiani AC/DC.

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