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Viaggiatori temporali in arrivo dal 1987. Così si definiscono i membri dei Sulphur and Mercury, complesso musicale laziale formatosi nel 2021 e giunto alla pubblicazione dell’EP d’esordio Alchemia Prophetica nel 2024. Tali viaggiatori sono tutti personaggi più o meno noti della scena estrema italiana riunitisi per unire gli sforzi e concentrare le proprie capacità in favore di un sound che unisce atmosfere occulte e malvagie ad un Heavy Metal di stampo classico.
La peculiarità del disco è legata all’alternanza tra sezioni che si sviluppano a velocità moderate e con un incedere vuoi più duro vuoi più melodico ma sempre con una dominanza di riff di chitarra a colorare il tutto e sezioni dove invece i freni vengono dismessi in favore di accelerazioni nette e decise.
A conferma di tali descrizioni possiamo citare “Invoke the Adversary”, posta subito dopo la breve introduzione strumentale “Presagio del Maligno”, la quale presenta un esempio della tipologia di sonorità e di composizione care a questo novello gruppo, ovvero la commistione di note e accordi della chitarra di Francesco Conte, anche vagamente discordanti tra loro a volte, con un tappeto di tastiere in bella mostra dell’ospite Freddy Delirio a fornire l’ideale colonna sonora a situazioni rituali e demoniache.
La ventina di minuti scarsa di Alchemia Prophetica vede spiccare la scrittura ed i testi del cantante Jason Netherton, oltre che il suo stile vocale aggressivo e cavernoso, originali e ben ideati nella ricerca del dettaglio nel raccontarci di malevole creature evocate o liberatesi da luoghi infernali.
I Sulphur and Mercury riportano le lancette indietro di qualche decennio e offrono un prodotto ideato in maniera coerente e contenente brani di buon livello i quali saranno con molta probabilità apprezzati specialmente dai fan di determinate proposte che all’Heavy metal mischiano un po’ di Doom e Rock Psichedelico.