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Nati a Las Vegas, in Nevada, dalla mente del fondatore e frontman, nonché polistrumentista Stu Folsom, il gruppo SpiritWorld propone un sound decisamente originale nel panorama metal, combinando chitarre acustiche folk, tuonanti voci hardcore e un’estetica western accorpata all’horror post-apocalittico tipico di pellicole come Dal tramonto all’alba e Billy the Kid vs Dracula.
Grazie alle abilità artistiche non solo come musicista, ma anche come scrittore, Stu riesce a combinare in modo creativo i primi due concept album del gruppo, Pagan Rhythms (2020) e Deathwestern (2022), con le lugubri tematiche del libro di racconti horror “Godlessness”, scritto dallo stesso Stu.
Distinguendosi da qualunque altro gruppo e distaccandosi dalle convenzioni, gli SpiritWorld presentano il loro terzo album Helldorado, prodotto dalla Century Media Records e creato in collaborazione con musicisti di alto livello come Sgah’gahsowáh (Black Braid), Zach Blair (Rise Against), and Frederic Leclercq (Kreator).
Trascinando l’ascoltatore in un mondo western caratterizzato da ballate country improvvisamente sconvolte da shouts hardcore e sonorità thrash/crossover mescolando Slayer, Runaway Kids, Criminal e Johnny Cash, come nel brano di apertura “Abilene Grime”, in cui le melodiche chitarre acustiche vengono lentamente distorte e infine rimpiazzate da lenti e pesanti riff al richiamo delle parole “Dragging me to hell!”.
L’album predecessore del 2022, Deathwestern, anticipa evidentemente il sound post apocalittico di Helldorado, sfoggiando virtuosi assoli di chitarra, spietati blast beat e cori brutali.
Così come l’album di debutto Pagan Rhythms del 2020, anche Deathwestern concentra le sue tematiche sulle vicende dei protagonisti di “Godlessness”, mentre Helldorado si distacca dal libro, proseguendo i racconti dei personaggi sopravvissuti che giungono ad una villa in Messico in cui si narra di un portale per gli inferi.
Se la maggior parte dei pezzi dell’album presenta timbri decisamente aggressivi e tipici dell’hardcore/thrash, brani come “Bird Song Of Death”, “Prayer Lips” e “Annihilism” spiazzano ancora una volta il pubblico ritornando su ritmi decisamente country, mentre la voce narra le vicende dei racconti di Folsom sui personaggi che si avvicinano lentamente alle porte dell’inferno.
Un altro brano, “Cleansing”, si differenzia invece per essere solo strumentale e funge da intermezzo tra le tribolate vicissitudini di Helldorado, richiamando il sottofondo musicale cinematografico.
Il risultato è una carica esplosiva che sorprende e coinvolge l’ascoltatore, combinando in modo creativo musica western, metal e una narrazione di fondo, senza però escludere il rischio di cadere nella monotonia.
Il brano più originale è sicuramente quello di apertura, “Abilene Grime”, mentre i pezzi successivi seguono uno stile ben preciso, non particolarmente inedito né per quelli più energici, né per quelli più country. Ciononostante, siamo curiosi di vedere i prossimi sviluppi della discografia di SpiritWorld e scoprire cosa succederà ai personaggi di Helldorado.
Voto di Heavy Metal Webzine: 7, più per l’originalità dell’idea e del concetto di combinare tali elementi che per la qualità e la creatività del contenuto audio.